PRESERRE (CZ) – DIGA MELITO, CONFAGRICOLTURA: «REALIZZAZIONE INVASO APRIREBBE SCENARI EPOCALI»
La sede del consorzio Ionio Catanzarese
Riceviamo e pubblichiamo:
PRESERRE (CZ) – 22 LUGLIO 2017 – «Con viva soddisfazione abbiamo appreso che Suprema Corta di Cassazione, nei giorni scorsi, ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, ribaltando un precedente pronunciamento della Corte di Appello di Roma e, di fatto, riaprendo e rinviando a nuovo esame l’annosa controversia tra il Consorzio medesimo e l’impresa Astaldi S.p.A., relativa alla costruzione della diga sul Melito.
Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, fiduciosi nel fatto che il riesame delle ragioni di controversia, veda riconosciuti e riaffermati i diritti del nostro Consorzio di Bonifica.
Ci preme invece esprimere pubblica e sincera soddisfazione per l’importante riconoscimento giudiziario che ha premiato la tenacia e la determinazione del Presidente Grazioso Manno, da tempo impegnato su questo fronte, a difesa di un’opera di formidabile rilevanza strategica per tutta la provincia di Catanzaro e la Calabria centrale.
Confagricoltura Catanzaro guarda con estremo interesse alle immense opportunità che la realizzazione dell’opera in questione genererebbe per tutto il comparto di propria competenza.
Il rifinanziamento della diga sul Melito e la sua realizzazione aprirebbero scenari di portata epocale: in primo luogo sotto il profilo delle ricadute occupazionali legate all’esecuzione dei lavori di costruzione di un’opera di indubbio rilievo internazionale nel settore e di tutta la rete infrastrutturale che un colosso di tale importanza; non meno rilevanti sarebbero i benefici che l’opera, a realizzazione avvenuta, garantirebbe in modo durevole e multisettoriale.
Agricoltura, approvvigionamento idrico delle città e delle popolazioni, positive ricadute ambientali, impulso alle attività artigianali e commerciali, consolidamento e sviluppo del turismo: tutti settori ed aspetti che, in un’area molto vasta, sarebbero investiti positivamente dal fatto di poter disporre, nel cuore della Calabria, di un tesoro costituito da 40 milioni di metri cubi d’acqua, che la diga sarebbe in grado di garantire.
Ognuno può facilmente immaginare quali e quanti benefici l’agricoltura potrebbe trarre da una ricchezza di acqua così cospicua e, perciò, non ci soffermiamo più che tanto a dettagliarli.
Vogliamo invece fermare l’attenzione del mondo politico, sindacale, produttivo e della pubblica opinione tutta su un aspetto ulteriore, non abbastanza considerato: l’acqua e la ricchezza che essa rappresenta, oggi più che mai!
E’ facile indicare come sia dai tempi degli antichi Egizi, la presenza e – soprattutto – la possibilità di un utilizzo “intelligente” dell’acqua abbiano costituito fattore potente di sviluppo, prosperità, progresso: in una parola di civiltà.
Mai come oggi il mondo soffre e soffrirà negli anni a venire per carenza di acqua. Nell’immaginario collettivo, storicamente, la Calabria non è considerata terra baciata dalla fortuna.
Vogliamo sollecitare l’attenzione proprio su questo aspetto: se noi Calabresi, per una volta, abbiamo la lungimiranza di capire e vedere che l’acqua può essere la nostra polizza per il futuro, può rappresentare – ribadiamo: oggi più che mai – la risorsa delle risorse, allora non ci resta, dopo aver espresso al Presidente Manno tutta la gratitudine che merita per essersi “intestardito” sulla difesa di quest’opera, che sostenerne la battaglia, che farla diventare la nostra battaglia. L’investimento sulla diga del Melito è un investimento sul nostro sviluppo.
Niente più dell’acqua può regalare l’aspettativa di un futuro più sicuro per la nostra economia, le nostre imprese, il nostro apparato produttivo, i nostri figli!».
Walter PLACIDA, presidente Confagricoltura