BADOLATO (CZ) – LA VITA E LA MORTE SULLA 106
Al teatro comunale in scena progetto drammaturgico “Spartacu Strit Viù” per ricordare Franco Nisticò, politico che si è battuto per ammodernamento “Strada della Morte”
di REDAZIONE
BADOLATO (CZ) – 1 NOVEMBRE 2017 – Conosciamo la strada che percorriamo tutti i giorni? E la strada di oggi è uguale a quella di ieri? E’ possibile che un mito della storia antica, come Spartacus, abbia in comune con uomini e donne del nostro tempo luoghi, aneddoti, oggetti, amicizie, morti? E’ impensabile affermare che la parabola umana e di lotta di Spartacus sia simile a quella di tanti nostri contemporanei, se non di noi stessi? Il carattere di queste domande potrebbe proseguire all’infinito, aprendo tentativi di risposta inimmaginabili.
E allora, scendiamo sulla strada. Non una strada qualunque, ma la strada: la strada della morte, la SS 106 Jonica, che collega Reggio Calabria a Taranto. Una strada che diventa il pretesto per parlare di schiavitù, di sogni, di incontri umani, di paesaggi, di incidenti, di Beautiful, di mar Jonio, di lotta e di politica.
La strada che il nostro Spartacu si trova a percorrere ogni giorno per andare a guadagnare quei pochi denari che gli occorrono per sperare di costruirsi un futuro e una famiglia. Sa che il suo destino è legato a questo viaggio quotidiano, che costantemente compie, sin da quando è piccolo, perché lui su questa strada ci è nato e per questa strada si batterà tutta la vita.
Ed ecco così che la storia dell’eroe romano, che la leggenda vuole abbia compiuto imprese mirabili proprio qui in Calabria, si intreccia con quella dell’uomo d’oggi.
Una storia strettamente legata alla vita e alla lotta di Franco Nisticò, politico calabrese, originario di Badolato, che, dopo essersi battuto con ogni mezzo per il miglioramento e l’ammodernamento della 106, per difendere i diritti di chi questa strada è costretto a farla ogni giorno, perde la vita al termine di un ultimo comizio tenutosi a Villa San Giovanni nel 2009.
Un racconto drammaturgico questo di “Spartacu Strit Viù”, dove non esistono personaggi, ma solo storie universali, storie che accomunano i giovani e gli anziani, i classici e i moderni, il passato e il futuro. La vita e la morte. Sulla strada.
Una scrittura scenica elaborata ed interpretata dal giovane artista calabrese Francesco Gallelli, che realizza questo secondo studio sul testo, passando dalla pagina scritta alla messa in scena, potendo avvalersi della collaborazione e del tutoraggio artistico di Luca Michienzi ed Anna Maria De Luca. Una prova d’attore resa possibile grazie alla Residenza Teatrale “MigraMenti Off”, diretta dal Teatro del Carro, che ha creduto nel progetto di Gallelli, ospitando lo studio in una permanenza artistica presso il Teatro Comunale di Badolato per un periodo di oltre 60 giorni.
Un progetto inserito all’interno della “VI Giornata Nazionale dell’Attore”, giornata che il Teatro del Carro ha istituito e promosso per ricordare e commemorare Pino Michienzi, suo indimenticabile fondatore e direttore artistico.
Progetto che chiude anche sei anni di duro, ma gratificante lavoro della residenza “MigraMenti”, nella città di Badolato.
Lo spettacolo è anche sostenuto dalle Associazioni Riviera Borgo degli Angeli di Badolato e Basta vittime sulla 106.
Francesco Gallelli
Francesco Gallelli è un giovane attore e drammaturgo calabrese.
Ha iniziato il suo lavoro teatrale frequentando un Laboratorio teatrale semestrale condotto da Maria Costantini, presso la “Sala 5×5” a Borgo San Giuliano di Rimini.
Dopo la frequenza semestrale del Laboratorio base su movimento, dizione, testo e voce, della Compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, diretto da Anna Maria De Luca e Luca M. Michienzi, ha avuto modo di frequentare diversi laboratori e workshop professionalizzanti presso Residenza Teatrale “MigraMenti. Poetiche del Viaggio”, tra cui:
Workshop di scrittura teatrale “Come costruire testi, storie e racconti attraverso l’utilizzo di immagini”, condotto da Angelo Aiello.
E, ancora, Workshop di teatro di parola, testo e voce “Le voci di Medea” condotto da Elisabetta Pozzi; Workshop teatrale “Teatro in Viaggio” condotto da Pietro Floridia, Compagnia Teatro dell’Argine di Bologna;
Workshop “Mimo, Maschera e movimento” condotto da Michele Monetta; Workshop teatrale “Il ritmo dell’anima”, condotto da Hal Yamanouchi.
In seguito è diventato un collaboratore artistico della Compagnia Teatro del Carro, partecipando come attore e performer a diversi progetti, tra cui si ricordano: “Frammenti di parole”. Recital in ricordo di Pino Michienzi, Voce recitante; “Ti lascio per ultimo”. Recital sul Brigante Musolino, Voce recitante, Regia Anna Maria De Luca, Testo Andrea Fiorenza;
“I luoghi che vorrei. I have a dream…”, Attore, Regia Luca M. Michienzi;
Recital tratto dal libro “Altre stelle uruguayane”, Voce recitante, Regia Luca M. Michienzi.
Ha studiato teatro in Australia, presso importanti scuole e compagnie internazionali di performing act partecipando ad una serie.