BADOLATO (CZ) – COMUNITA’ IN LACRIME PER DOMENICO SPASARI
Giovane di 17 anni, amato da tutti, si è arreso a un male incurabile
Fonte: TELEJONIO
BADOLATO (CZ) – 5 NOVEMBRE 2017 – Una comunità scossa incredula con tanta rabbia, si è stretta attorno alla bara bianca con accanto la famiglia Spasari, mamma Carmela, papà Vincenzo , il fratello Andrea, i nonni, i familiari, tutti distrutti dal dolore per la perdita di Domenico.
Ai funerali di Domenico Spasari 17 anni, erano presenti i suoi compagni di scuola, i docenti, i giocatoti dell’US Badolato e tantissimi amici di tutto il comprensorio. Domenico, per tre anni ha lottato per sconfiggere un maledetto mostro incurabile. Tre anni di sofferenze, continui, tantissimi i viaggi della speranza a Bologna presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli dove i medici hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte. Sulla bara bianca la sua maglia numero 9 di calciatore del settore giovanile dell’US Badolato.
Dopo la messa funebre celebrata dal parroco Don Salvatore Tropiano, che ha ricordato il giovane con parole toccanti, un amico di famiglia ha voluto ricordare Domenico. “Un giovane che aveva tanta voglia di vivere. Domenico durante i viaggi a Bologna, ai suoi genitori che l’accompagnavano diceva ”Mamma, papà non vi preoccupate sono forte e fiducioso e sconfiggerò questo maledetto male con dignità”.
Questa estate era sorridente e felice sulla barca con lo zio Piero per una battuta di pesca. Era sorridente e contento alla laurea del fratello Andrea presso l’università di Cosenza, e la sera accanto ai genitori a festeggiarlo. Grande tifoso della Juve era felicissimo di scendere in campo nei campionati del settore giovanile. Nelle settimane scorse l’aggravamento della malattia, l’ennesimo viaggio della speranza, accolto a Bologna dal sorriso dai medici, che lo consideravano un loro figlio.
Il ricovero gli accertamenti e purtroppo la diagnosi definitiva del primario che consigliava ai genitori di riportarlo a casa. “Tranquillo e sorridente per tutto il viaggio in ambulanza, messa a disposizione dell’ospedale con un infermiere, ci precisa con gli occhi lucidi il papà, arrivati a Soverato ci ha guardati e con le mani ci ha salutato sorridendo. All’arrivo a Badolato, l’ho preso in braccio e nella sua stanzetta l’ho messo a letto dopo qualche minuto sorridendo i suoi occhi luminosi si sono chiusi”.
Da evidenziare anche il bel gesto della famiglia che ha chiesto a parenti e amici non fiori ma opere di bene con una raccolta di fondi in favore del Rizzoli Centro di Ricerca IOR . Un lungo applauso, l’abbraccio della bara dei genitori del fratello dei nonni hanno salutato la bara bianca.
Ciao Domenico resterai sempre nei cuori di chi ti ha amato.