SOVERATO (CZ) – Il souk fatto di sabbia
Sono cambiate gli usi dei venditori extracomunitari. Ora la spiaggia è diventata un centro commerciale. Anche le bevande, una volta appannaggio locale, sono “passate di mano”
Fonte: articolo e foto di Gianni Romano (Il Quotidiano della Calabria)
SOVERATO (CZ) – 4 LUGLIO 2014 – Li vedi arrivare da lontano, un passo svelto il loro e un andamento elegante molto diverso dai primi venditori extracomunitari. Ora sulla spiaggia si trovano molte etnie diverse e divise per tipologia.
Ai cinesi i massaggi e i tatuaggi con le henneè, ai senegalesi l’abbigliamento in genere, magliette false ma rigorosamente griffate, in voga le marche più conosciute, ma non mancano certo scarpe e accessori di moda, cinture e pochette, foulard e molto altro, bulgari, polacchi e venditori dell’est europeo, oggetti per la casa e casalinghi, marocchini e egiziani, cappelli e borse da spiaggia, accessori e batterie per i cellulari, agli indiani, inconfondibili loro, il monopolio di bigiotteria, anelli, collane, bracciali e orecchini in un caleidoscopio di razze e di religioni.
Sulla spiaggia tra le file degli ombrelloni si trova di tutto non manca certo la frutta e le bevande una volta appannaggio locale ora questa è passata di mano con extracomunitari che vendono pezzi di cocco con il ghiaccio a pezzi e frigorifero con bevande fresche a prezzi assolutamente accessibili.
Questo con buona pace di bagnini e titolari di stabilimenti balneari che tollerano piacevolmente queste “incursioni”colorate tra i loro ombrelloni. Ma questi venditori non sono per la maggior parte insistenti, loro chiedono, mostrano e contrattano,questo è il bello dell’acquisto, la fase contrattuale come un grande souk che in arabo significa “mercato”.
Storicamente, i dhow provenienti dall’Estremo Oriente e dall’India scaricavano il loro carico e le loro merci venivano comprate e vendute nei souk vicini. Nel corso degli anni i prodotti in vendita sono notevolmente cambiati: oggi, accanto alle spezie, alla seta e ai profumi troverete prodotti elettronici, souvenir, abbigliamento e articoli per la casa.
I souk di Abu Dhabi meritano una visita per la loro atmosfera vivace, la varietà eccentrica di merci disponibili e per osservare il modo tradizionale di fare businesspiaggia a numero chiuso per i venditori ambulanti extracomunitari.
Ma non è sempre così, A Castiglione della Pescaia, perla della Maremma, coloro che il Comune chiama “vu cumprà” dovranno partecipare ad un “concorso per titoli” se la prossima estate vorranno vendere sulla battigia vestiti e collanine, scarpe e bigiotteria, ma anche gelati e bibite.
L’accesso ai 18 chilometri di spiaggia di Castiglione della Pescaia sarà infatti permesso solo a 25 venditori ambulanti di merce varia e a 8 di generi alimentari che risulteranno i primi della graduatoria stilata in base ad un bando pubblico del Comune.
E’ l’era del numero programmato. Dopo quella della tolleranza zero.