SOVERATO (CZ) – SULLA SCENA POLITICA IRROMPE “POTERE AL POPOLO”
Dopo il fallimento del Brancaccio, si pone come progetto alternativo al Pd nel Soveratese e nelle Preserre Catanzaresi
di REDAZIONE
SOVERATO (CZ) – 26 DICEMBRE 2017 – Venerdì 29 dicembre a Soverato, presso i locali del ristorante “La Perla”, si terrà la prima assemblea territoriale di “Potere al popolo” della provincia di Catanzaro.
Questo movimento è nato spontaneamente dopo il fallimento dell’esperienza del Brancaccio, allorquando i partiti si sono appropriati di un processo che dal basso stava nascendo per proporre un progetto alternativo di sinistra rispetto a quello del Partito democratico.
“Potere al popolo” è un progetto che ha origine nel centro sociale “Je so’ pazzo” di Napoli, autentico esempio di attivismo prima di tutto sociale a sostegno delle fasce di popolazioni più povere, ma che si occupa anche, in concreto e senza fronzoli, fra le altre cose, di difesa dell’ambiente, promozione della dignità del lavoro e della legalità. Principi che trovano naturalmente riscontro nel programma, ancora in via di formazione, aperto al contributo di tutti i cittadini.
Il gruppo del soveratese e delle preserre che ha già dato vita a tante battaglie civili negli ultimi anni, fra le quali l’ultima campagna referendaria per difendere la Costituzione dall’assalto renziano, ha così deciso di incontrare una delegazione di “Potere al popolo” per conoscere una prima bozza di programma e i principi di un movimento che si caratterizza per la genuinità delle idee e delle persone che lo stanno portando avanti con passione ed entusiasmo in tutta Italia. Un incontro aperto a tutti i cittadini (non solo quindi ai militanti di sinistra!) disgustati dalle attuali proposte politiche «calate dall’alto».
Nell’attuale contesto politico fatto sostanzialmente di candidature in gran parte imposte dalle direzioni partitiche, che anche nel collegio di riferimento della zona proporranno con ogni probabilità nomi già conosciuti, il movimento “Potere al popolo” intende promuovere solamente candidature che emergono, così come il programma, realmente dal basso. Ovvero «da una rete di assemblee territoriali in cui ci si possa incontrare, conoscere, unire, definire i nostri obiettivi in un programma condiviso».
«Affronteremo questa campagna elettorale con gioia, umanità ed entusiasmo. Con la voglia di irrompere sulla scena politica, rivoltando i temi della campagna elettorale. Non abbiamo timore di fallire, perché continueremo a fare – prima, durante e dopo l’appuntamento elettorale – quello che abbiamo sempre fatto: essere attivi sui nostri territori. Perché ogni relazione costruita, ogni vertenza che avrà acquisito visibilità e consenso, ogni persona strappata all’apatia e alla rassegnazione per noi sono già una vittoria. Non stiamo semplicemente costruendo una lista, ma un movimento popolare che lavori per un’alternativa di società ben oltre le elezioni».