OLIVADI (CZ) – A MISURA DI ACCOGLIENZA
Olivadi, uno scorcio del paese
Giunta comunale d’accordo per migliorare sistema ospitalità migranti
di Franco POLITO
OLIVADI (CZ) – La giunta comunale, presieduta dal sindaco Nicola Malta, ha aderito al protocollo tra Prefettura di Catanzaro, Regione Calabria, Anci Calabria per il miglioramento del sistema di accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale.
«Nel dicembre scorso – spiegano dalla Giunta – il Ministero dell’Interno, in accordo con Anci ha elaborato un Piano di distribuzione sull’intero territorio nazionale, dei richiedenti asilo basato su criteri di proporzionalità e sostenibilità attraverso la definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente nel Comune, al fine di razionalizzare il sistema di accoglienza dei migranti superando le criticità collegate alle grandi aggregazioni.
Il Piano mira al definitivo superamento dell’accoglienza straordinaria in favore della accoglienza integrata e inclusiva gestita dalla rete Sprar, rendendo gli Enti locali protagonisti delle scelte di programmazione del proprio territorio».
«Ad oggi – aggiungono gli amministratori – dei 405 Comuni calabresi solo 87 hanno presentato progetti di accoglienza alla rete Sprar. Pertanto, allo scopo di superare un approccio di tipo emergenziale e ricondurre l’accoglienza ad una fase ordinaria, è necessario favorire la crescita di tale modello attivando un percorso condiviso; il modello di governance indicato prevede anche una “clausola di salvaguardia” che fissa limiti ben precisi all’attivazione di ulteriori forme di accoglienza per i Comuni che aderiscono o intendono aderire formalmente al sistema delineato nella misura in cui il numero dei posti assicurati soddisfi la quota assegnata a ciascun Ente locale dal Piano nazionale».
Con il D.L. n. 91 datato 20.6.2017 – insistono – è stato previsto un sostegno economico dello Stato agli oneri a carico dei Comuni per i servizi e le attività funzionali all’accoglienza e all’integrazione dei migranti con un contributo di importo superiore per le progettualità aderenti alla rete SPRAR e con la possibilità di assunzioni flessibili in deroga al tetto di spesa. Il sistema indicato può rappresentare anche un’occasione di sviluppo dei territori in quanto crea nuovi posti di lavoro rivitalizzando, al contempo, tutti quei centri, soprattutto dell’entroterra, a lungo interessati da spopolamento.
Le Prefetture della regione hanno avviato con i Sindaci dei Comuni non ancora interessati dalla presenza di strutture di prima o seconda accoglienza un percorso di condivisione in materia di accoglienza di cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale al fine di sensibilizzare le comunità sulle ricadute positive del sistema.
«L’equilibrata applicazione del Piano nazionale – dicono ancora – comporta l’esigenza di rafforzare la collaborazione tra i vari livelli di governo; occorre implementare l’attività di coinvolgimento e sensibilizzazione delle Amministrazioni locali assicurando un’azione di supporto finalizzata al miglioramento dell’erogazione dei servizi in materia di accoglienza in quanto nella maggior parte dei casi si è in presenza di piccole realtà, spesso prive delle risorse necessarie a governare i processi di accoglienza e di integrazione.
Il contesto territoriale, sia a livello regionale che provinciale, è caratterizzato, da un lato, dalla invasiva presenza di consorterie criminali in grado di influenzare le dinamiche economiche del territorio stesso, impedendone l’effettivo sviluppo, e, dall’altro, da una diffusa povertà e da elevati tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile.».
«Tutte queste criticità – concludono – rese ancora più evidenti dai persistenti effetti negativi della crisi economico-finanziaria, ed il flusso migratorio in atto rendono necessario garantire, prioritariamente, l’attivazione di percorsi virtuosi in grado di arginare tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nei circuiti economici legati alla gestione dei centri ospitanti i richiedenti asilo».