3 Marzo 2018
66
LAMEZIA TERME (CZ) – ACQUA, SEQUESTRATI SERBATOI COMPENSAZIONE
Guardia Finanza esegue decreto Gip chiesto da Procura Repubblica 7 indagati, c’e’ anche Incarnato
di REDAZIONE
LAMEZIA TERME (CZ) – 3 MARZO 2018 – La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto emesso dal Gip di Lamezia Terme, su richiesta della Procura della Repubblica, con il quale é stato disposto il sequestro preventivo dei serbatoi di compensazione e di ogni altro apparato tecnicamente necessario per ripristinare la regolare portata idrica in città.
La sospensione del servizio idrico era stata attuata dalla Sorical, società partecipata della Regione Calabria che gestisce la risorse idriche nel territorio regionale, in relazione ai crediti vantati col Comune.
In un comunicato diffuso dalla Procura di Lamezia Terme, si afferma che “dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza è emerso che la riduzione andava inequivocabilmente ad incidere sui fabbisogni primari di circa 40 mila abitanti della città.
Il sequestro, resosi necessario per il perdurare della carenza idrica, ha lo scopo di prevenire la reiterazione dell’ipotizzato reato di interruzione di pubblico servizio e dell’aggravamento delle relative conseguenze”.
Il sequestro degli impianti idrici di Lamezia Terme, disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica, ha portato anche all’emissione di sette avvisi di garanzia.
Tra loro c’e’ il commissario liquidatore della Sorical, Luigi Incarnato, candidato nel collegio uninominale della Camera di Castrovillari, in quota centrosinistra. Con lui e’ indagato anche l’altro commissario liquidatore, Baldassare Quartararo.
Le altre persone raggiunte da un avviso di garanzia sono Paolo Villella e Mario Perri, dirigenti della Lamezia Multiservizi; Sergio De Marco, Massimo Macri’ e Luciano Belmonte, dirigenti e referenti della Sorical.
Dalle 20 di ieri sera sarà ripristinata regolarmente l’erogazione dell’acqua nel comune di Lamezia Terme. Tutto ciò dopo il sequestro operato dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Lamezia su indicazione della procura che ha disposto appunto il sequestro degli impianti idrici cittadini per ripristinare l’ordinaria distribuzione dell’acqua.
L’indagine è nata da una carenza idrica iniziata nei giorni scorsi, ad orari fissi, tra le 20 e le 5 del mattino, creando notevoli disagi non solo nelle abitazioni dei cittadini e gli esercizi pubblici e commerciali, ma anche nelle infrastrutture essenziali alla comunita’ e negli apparati antincendio utilizzabili, in situazioni di emergenza, dai vigili del fuoco.
Per questo, su richiesta della Procura della Repubblica, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia Terme ha emesso decreto di sequestro preventivo dei serbatoi di compensazione ed ogni altro apparato tecnicamente necessario a ripristinare la regolare portata idrica nella citta’.