CATANZARO – UNA FESTA “AZZURRA” ILLUMINA IL CIELO (CON VIDEO)
Al consorzio di bonifica Ionio Catanzarese amici e sostenitori hanno festeggiato la vittoria elettorale di Wanda Ferro
Articolo, foto e video di Franco POLITO
CATANZARO – 13 MARZO 2018 – Una festa annunciata. Una festa tra amici e sostenitori.
La ospita il salone delle conferenze al consorzio di bonifica Ionio catanzarese, ma è aperta a tutti. Tutti quelli che vogliono una Calabria diversa e migliore.
Per Wanda Ferro, neo deputata nelle fila di Fratelli d’Italia, il presidente del consorzio Grazioso Manno e altri “compagni d’avventura”, mettono in piedi un momento di dovuta gioia.
Striscione, torta finale con stelle filanti luminose, dolci e torte fatti in casa, fiori e la gente che l’ha votata o spinto altri a farlo.
Campagna elettorale e vittoria che risvegliano passioni sopite. Come in Manno che ha ritrovato voglia e slancio di fare politica. Un turbine inarrestabile tale da indurlo a dire che «a breve mi dimetterò dalla presidenza dell’ente perché voglio sentirmi assolutamente libero, per non condizionare nessuno e per non essere condizionato da nessuno».
Stato d’animo transitorio? Decisione rivedibile? Qualunque sia la verità Manno parte con l’elogio di Wanda Ferro che definisce «donna delle istituzioni, della trasparenza, della competenza, della bellezza, del dialogo con la gente e della voglia di ascoltarla».
Non manca lo sguardo alla sconfitta del Pd calabrese «in parte figlia della politica irresponsabile del presidente della regione Mario Oliverio».
Ma il pomeriggio è tutto “azzurro”: una luce azzurra che illumina il cielo del sud e ha lo charme della neo eletta. «Quel fascino – ha concluso Manno – che ha conquistato la Calabria e ora conquisterà anche il Parlamento».
Wanda Ferro andrà a Roma anche se, con sano egoismo, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo l’avrebbe preferita «presidente della Regione per dare voce alla vera politica di tutti i territori».
«Una nuova speranza per i calabresi di buona volontà» l’apostrofa Luigi Bilotta a nome di tutti i consiglieri del consorzio di bonifica mentre Domenico Piccione, numero uno del (consorzio) Tirreno Vibonese individua in lei «il cambiamento tanto atteso dai giovani».
Donna di tutti e dei territori: sull’idea che Wanda Ferro superi le territorialità c’è il timbro dell’intera sala. Baldo Esposito, consigliere regionale di minoranza, coglie l’attimo e identifica in una «cerniera, assieme ad altri amici, che credono nella rinascita della Calabria centrale come motore di sviluppo dell’intera Regione».
In lei sperano in molti «perché donna perbene, politico perbene» sottolinea il vice presidente della Camera di Commercio Tommasina Lucchetti.
Dall’ex consigliere del fu consorzio di bonifica “Alli Punta di Copanello”, inoltre, il convincimento che saprà essere «totalmente a disposizione per la risoluzione dei problemi tra i quali la ripresa dei lavori della Diga Melito».
Francesco Granato, già sindaco di Catanzaro, ne ricorda le doti diplomatiche e «il difficile lavoro di cucitura e ricucitura che l’attende».
Wanda Ferro è felice. Ringrazia tutti. Pensa gli amici Piero Aiello, Mimmo Tallini ed Emanuela Altilia che non ce l’hanno fatta. Non si sente «il nuovo che avanza ma una che ha fatto un gradino alla volta».
La vittoria è solo un punto di partenza. Ripensa al momento più esaltante della campagna elettorale cristallizzato mentalmente «nel dialogo con la gente». Intende riprendere da lì la sua azione anche in consiglio regionale «contro una legislatura, ormai al capolinea, e più buia della mezzanotte».
«Andrò avanti – insiste – con la politica della denuncia anche per onorare chi, come Grazioso Manno, ha rotto con la logica del “ti voto ma non mi espongo”, e tutti quelli che mi hanno attribuito il loro consenso».
Enti locali, sanità, consorzi di bonifica, trasporti, depurazione, Lsu, Lpu: gli argomenti per fare battaglia ci sono. «Su questi argomenti – insiste – non ci sono scuse. C’è invece la necessità di invertire la piramide e farsi indicare la strada dagli elettori».
Come dire, la Calabria si cambia con il contributo di tutti.