22 Maggio 2018
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CROTONE, LACRIME E ADDII
Nel post retrocessione domina il dubbio: cosa sarà della squadra che ha affrontato la seconda stagione in A?
di REDAZIONE
CROTONE – 22 MAGGIO 2018 – Lacrime e addii.
Così a Crotone si sta vivendo la retrocessione in serie B. Una retrocessione che nessuno si aspettava, soprattutto dopo le vittorie con Bologna, Udinese e Sassuolo e il pari con la Juventus grazie alla rovesciata di Simy.
Invece, le ultime giornate sono state fatali alla squadra di Zenga che, se da una parte può recriminare sul gol annullato nella gara contro il Cagliari, deve fare il mea culpa per come ha affrontato le dirette avversarie – Spal, Benevento e Chievo -, subendo tre sconfitte che hanno pregiudicato il cammino verso una salvezza.
Mentre il presidente Gianni Vrenna assicura ai tifosi “ci rialzeremo più forti di prima”, la domanda in città è cosa sarà della squadra che ha affrontato la seconda stagione in A.
Tra i calciatori di proprietà il Crotone ha lo svedese Rohden che giocherà i mondiali e difficilmente resterà in Serie B. Da valutare anche le posizioni di Ceccherini, nel giro della Nazionale, e Martella (che aveva appena rinnovato fino al 2019) molto richiesto.
Andrà via Mandragora che – fresco di chiamata da parte del nuovo ct azzurro Roberto Mancini – tornerà alla Juve. Se il capitano Cordaz e Simy non dovrebbero avere problemi a restare, ci sono da valutare anche le posizioni di Faraoni (di proprietà), Benali, Ajeti, Capuano, Simic e Budimir (in prestito con diritto di riscatto).
In scadenza di contratto Stoian, pure Barberis (contratto rinnovato) potrebbe andare via. Il Crotone ha anche di proprietà giovani di talento come Zanellato e Crociata con i quali ripartire per un campionato di Serie B di alto livello nel quale investire il ‘tesoretto’ del paracadute (circa 15 milioni di euro).
Da valutare, soprattutto, cosa farà Zenga. La società ha spiegato che serviranno alcuni giorni per valutare un eventuale accordo. Walter Zenga è arrivato a Crotone l’8 dicembre dopo la sconfitta dei rossoblu’ in casa contro l’Udinese (3-0) che aveva causato le dimissioni di Davide Nicola: il tecnico aveva lasciato il Crotone a 12 punti, in quel momento salvo.
Zenga, che ha raccolto in 22 giornate altri 25 punti portando la classifica del Crotone a 35, uno in più rispetto all’anno scorso quando i calabresi si salvarono, adesso riflette sul suo futuro.
Infine, c’è da verificare la situazione stadio. A giugno scade la proroga della Soprintendenza ai beni archeologici per tenere l’impianto in una zona dove sono presenti reperti. Crotone e Comune stanno lavorando ad un progetto per un nuovo stadio ed hanno chiesto una deroga che però non è ancora arrivata.
In caso di risposta negativa bisognerà trasferirsi in qualche altra città calabrese.