24 Maggio 2018
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TENDOPOLI SAN FERDINANDO, VIA LA “LOGICA DEL GHETTO”
Coldiretti e Focsiv donano due container con tanto di docce
di REDAZIONE
SAN FERDINANDO (RC) – 24 MAGGIO 2018 – Devono continuare a comporsi i tasselli per sostituire alla “logica del ghetto” quello della “dignitosa ospitalità per i lavoratori”.
In questa direzione va la consegna e donazione di due container dotati di docce e spogliatoio al sindaco del comune di San Ferdinando (RC) e installati nel campo di prima accoglienza ( la nuova tendopoli).
Il significativo momento si è svolto alla presenza del Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari, del sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi e di Rosarno Giuseppe Idà e altri amministratori, il Commissario Straordinario del Governo per l’area di San Ferdinando Andrea Polichetti, il vice questore Diego Trotta, i comandanti dei carabinieri, il presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro insieme a dirigenti della Federazione di Reggio Calabria e del Consorzio di Bonifica di Rosarno.
Il container è stato possibile grazie alla campagna svolta nelle piazze e Mercati di Campagna Amica da Coldiretti Calabria e FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario) “abbiamo riso per una cosa seria”.
“E una svolta, nei fatti, ha sottolineato il Prefetto di Reggio Calabria, perché è il primo intervento da parte di una associazione che rappresenta i datori di lavoro. Dobbiamo proseguire per continuare a garantire condizioni di vita dignitose agli immigrati che lavorano prevalentemente in campagna, dare ospitalità agli immigrati, sottraendoli allo sfruttamento del caporalato con un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale”.
“Siamo – ha ribadito Molinaro – per una azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro. Abbiamo il dovere di combattere lo sfruttamento che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera: dalla distribuzione all’industria che arriva a sottopagare i prodotti nelle campagne”.