4 Giugno 2018
72
SOVERATO, 2 GIUGNO: 21 DONNE CHE HANNO LASCIATO IL SEGNO
Iniziativa Anpi. Ribadito il valore della libertà e della democrazia
Articolo e foto di Gianni ROMANO
SOVERATO (CZ) – 4 GIUGNO 2018 – Si è celebrata nella sala consiliare la festa del 2 giugno a cura dell’ANPI,presente il consigliere comunale Emanuele Amoruso che ha sottolineato l’importanza di festeggiare la festa della Repubblica, ringraziando anche l’Anpi di Soverato che sollecita e organizza eventi in Città.
Dopo sono iniziate le letture, da parte delle Donne Anpi, e delle Studentesse che hanno collaborato leggendo delle biografie delle 21 Donne della Costituente.
Durante le letture ci cono stati tre intervalli musicali. Una giornata importante e di seguito l’intervento di Fausto Pettinato dell’ANPI Soverato, “ma quest’anno ricorre anche l’80° dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Lo ricordo in ogni occasione: guardate che non è iniziato con le camere a gas, è iniziato molti anni prima quando qualcuno incitava a distinguere: noi e loro.
Albert Einstein diceva: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”. E quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce un’alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte” – Ci ricordava Leonardo Sciascia- . Chi diffonde odio lo fa ad arte per far credere a milioni di poveri che i loro problemi dipendono da chi sta peggio di loro.
La guerra tra i poveri è il capolavoro compiuto del neo liberismo, ma ricordiamoci che la guerra tra poveri l’hanno vinta sempre i ricchi. Dobbiamo alzare l’asticella dell’attenzione e della partecipazione, poiché, ci sono seminatori di odio di professione. Nessuno pensi che con un uomo solo al comando si mantengano le stesse libertà attuali.
E’ una pura illusione … E’ troppo facile civettare con le dittature in una democrazia, provate a fare i democratici in una dittatura, rispondo ad alcune persone. L’art. 1 della Costituzione attribuisce la sovranità al popolo, ma se non la si esercita tutti giorni con la partecipazione alla vita sociale e politica, la democrazia è a rischio. Ancora oggi non è chiaro a tutti che il nostro è un paese non solo democratico, ma anche antifascista.
Per questo rinnoviamo l’invito a tutti i Prefetti, Questori e Amministrazioni comunali (tante amministrazioni l’hanno già fatto), di vietare con atti formali l’uso di luoghi pubblici a quelle organizzazioni dichiaratamente filonaziste, nel rispetto della XII disposizione transitoria della Costituzione, e della legge Scelba del 1952 e Mancino del 1993.
Non ci preoccupa più di tanto il nostalgico residuo del passato, a essere più pericoloso è il fascismo del terzo millennio, quello che vorrebbe sostituire alla democrazia in crisi un uomo solo al comando. I muri, i fili spinati in Europa, gli egoismi nazionalistici, sono nemici della libertà e del progresso e aprono la strada a nuove forme di nazismo, che bisogna combattere prima che si rafforzino.
Ci sono evidenti segni di una politica diventata, semplicemente, squadrismo rivolta anche verso le istituzioni della Repubblica, che rischia di travolgere nel gorgo populista, la natura, l’identità, la legittimazione democratica delle nostre istituzioni.
Siamo consapevoli che il momento attuale dell’Italia non è dei migliori. Instabilità politica, crisi economica, disoccupazione, precarietà, razzismo, xenofobia e altro, rischiano di minare nelle fondamenta la tenuta democratica. Ricordiamo che democrazia e libertà non sono mai conquiste definitive se non c’è chi è disposto a difenderle.
E’ proprio nei momenti difficili che un popolo si deve riconoscere e stringersi con spirito democratico e unitario su quei valori del patto Costituzionale. Invece di pensare, come si è tentato più volte (e non mancheranno altri tentativi) di stravolgere la Carta Costituzionale, sarebbe il caso (dopo 70 anni) di attuarla in concreto.”