SOVERATO (CZ) – Messinò: “Soverato Vecchia, un bene trascurato”
<<La questione culturale – sostiene Messinò – qui a Soverato sta a cuore a pochi e tra questi pochi manca la volontà politica che nicchia, latita,e ancor peggio trascura le buone opportunità>>
di Redazione
SOVERATO (CZ) – 24 LUGLIO 2014 – <<Con il definanziamento di Soverato vecchia da parte della regione, assistiamo all’ennesima beffa>>.
Lo afferma in una nota l’esponente di “Euforia” Domenico Messinò.
<<In un paese in cui malamente le cose proseguono nella normalità – aggiunge Messinò – mi sarei aspettato di assistere al rimpallo delle responsabilità tra comune e regione, ma constato amaramente che in questo caso non c’è stato neppure un seguito alla nefasta notizia, prova del fatto che la questione culturale qui a Soverato sta a cuore a pochi e tra questi pochi manca la volontà politica che nicchia, latita,e ancor peggio trascura le buone opportunità>>.
<<Eppure – prosegue Messinò – ho sentito spesso parlare, anche durante le ultime elezioni, di turismo “culturale”, forse giusto per gonfiarsi la bocca, senza sapere effettivamente che quello strano aggettivo che si pone subito dietro la parola turismo serve ad elevare la prima ad un gradino più alto rispetto al drink bevuto in discoteca>>.
<<A voler fare dei lavori fatti bene – dice ancora Messinò – 250 mila euro non bastavano per l’intero sito di Soverato vecchia (che in una prospettiva di più ampio respiro può esser pensato come parco archeologico), ma potevano essere comunque un inizio, utili almeno a sistemare il sentiero e offrire ai viaggiatori (e non turisti) uno spettacolo unico e ascoltare una storia, che giorno per giorno ricorda a noi soveratesi o soveratani che dir si voglia da dove veniamo>>.
<<Un bene culturale – sottolinea Messinò – è proprio questo: la nostra personalissima carta d’identità, il valore aggiunto, la vera risorsa del territorio, che se ben valorizzata darebbe un plusvalore in termini di presenze turistiche e marketing e dunque di economia locale. Se ben valorizzata, appunto.
<<Mi piacerebbe sapere – si chiede Messinò – in qualità di cittadino di questo paese perché e da chi è stata trascurata questa possibilità, con la perdita dei 250.000 euro stanziati dalla regione sulla linea 5.2.1.1 del Por Fesr 2007/2013 Calabria del 17 Ottobre 2012. Tale danno non è solo l’ennesimo treno perso, che avrebbe dato nell’immediato lavoro a chi di dovere, ma anche uno smacco ad una cittadina che ha un assoluto bisogno di un rilancio d’immagine e di un investimento per il futuro; si perché lo slancio verso il futuro si fa spesso con un occhio rivolto al passato, verso quel bene che veramente nessuno può comprare o copiare>>.
<<Con l’augurio – conclude Messinò – di non dover assistere al solito penoso scarica barile, noi cittadini, privati di questa opportunità, gradiremmo delucidazioni in merito, e sapere se l’attuale amministrazione ha pronto un piano alternativo alla risorsa Soverato Antica>>.