3 Agosto 2018
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CATANZARO È CONTRO LA ‘NDRANGHETA
Palazzo De Nobili, sede del municipio di Catanzaro
Comune si costituirà parte civile nei processi
di REDAZIONE
CATANZARO – 3 AGOSTO 2018 – Il consiglio comunale, presieduto da Marco Polimeni, ha approvato tutte le pratiche inserite all’ordine del giorno. In apertura di seduta l’aula ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’onorevole Mario Casalinuovo, scomparso di recente.
In seguito, il presidente Polimeni ha annunciato il passaggio del consigliere Notarangelo al gruppo consiliare del Pd.
La discussione si è poi concentrata sulle integrazioni al Programma triennale di lavori pubblici 2018-2020 e all’elenco dei lavori compresi nelle annualità 2018, 2019 e 2020.
La relazione sulla pratica è stata illustrata dal dirigente del settore gestione del territorio, Guido Bisceglia, al termine della quale si è sviluppato un lungo dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri Guerriero, Bosco, Battaglia, Fiorita, Riccio, Filippo e Rosario Mancuso, Manuela e Sergio Costanzo, Merante, Celia e Praticò.
E’ intervenuto sulla pratica anche il sindaco Abramo. La delibera è stata approvata con 19 voti a favore e 7 contrari.
All’unanimità dei presenti hanno avuto l’ok dell’aula le determinazioni sulla delibera di consiglio nr. 57 del 17 maggio 2018 (modifiche e integrazioni all’articolo 16, punto 3, del Regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti). La pratica è stata relazionata dall’assessore Cavallaro.
A maggioranza, infine, è stato licenziato l’atto di indirizzo per l’estensione della cedolare secca agli immobili diversi dall’uso abitativo. Pratica introdotta da una relazione dell’assessore Russo.
Sempre a maggioranza sono state approvate cinque delibere di riconoscimento di debito fuori bilancio relative a sentenze in materia di contenzioso civile.
Il consiglio ha approvato all’unanimità, su proposta del sindaco Sergio Abramo, un documento che prevede la costituzione di parte civile, del comune, in tutti i procedimenti per mafia che si terranno, fino al termine della consiliatura, nei tribunali calabresi.