4 Ottobre 2018
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VALORIZZAZIONE FORESTE, COLDIRETTI CHIEDE MODIFICHE AL REGOLAMENTO
Molinaro: No imposizioni eccessive, penalizzanti e vessatorie alle imprese forestali e ditte boschive. No alla “mummificazione” del bosco
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 4 OTTOBRE 2018 – Coldiretti Calabria ha inviato una nota alla Regione con osservazioni alla bozza del Regolamento di attuazione della L.R. 45/2012 “Gestione, Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Forestale Regionale“.
“Sono troppe le difficoltà, più volte segnalate, di imprenditori forestali e ditte boschive – scrive Molinaro presidente di Coldiretti Calabria. Si va dalla gestione amministrativa ai successivi adempimenti, spesso – continua – ci si imbatte in un groviglio burocratico e documentale che si aggrava per la carenza di risorse umane e strumentali nelle strutture preposte all’istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni relative ai “Piani di Gestione”, “Autorizzazioni al Taglio” ed ai “Nulla Osta” per le pratiche del PSR , in particolare la Misura 8”.
Coldiretti chiede che il regolamento, in approvazione, elimini le criticità e favorisca le operazioni silvo –colturali e in modo coordinato la tutela, gestione e valorizzazione attiva del patrimonio forestale e lo sviluppo equilibrato delle filiere. Il miglioramento socio-economico delle aree silvo -pastorali, – aggiunge – deve essere al primo posto, fermo restando la tutela dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio ecc.
“E’ ormai superata – prosegue – la visione conservativa del bosco, quasi una sua “mummificazione”. Una impostazione che di fatto non fa svolgere le funzioni di difesa contro il dissesto idrogeologico, di miglioramento ambientale e paesaggistico e ancor di meno lo sviluppo dell’economia montana.
Questo non vuol dire permissivismo – chiarisce Molinaro – ma un approccio tale da consentire una sana e corretta attività silvicola da parte dei detentori delle superfici e delle imprese boschive. Il Regolamento in attuazione – rimarca – non deve avere margini di discrezionalità e un’impostazione vessatoria che espone a sanzioni anche in presenza di comportamenti corretti da parte delle imprese autorizzate.
E’ necessario introdurre l’obbligatorietà delle attività minime di manutenzione – dettaglia Molinaro – per contrastare il diffuso stato di abbandono dei boschi, principale causa degli incendi. La gestione sostenibile, poi, si può mettere in atto quando è possibile raggiungere la foresta agevolmente, con la viabilità forestale. Le superfici forestali coperte da piano di assestamento forestale approvato devono ottenere in automatico l’approvazione dei titolari di competenze ambientali e beni culturali.
Serve un richiamo forte al D.lgs 34/2018 per sviluppare una “riforma culturale” poichè il bosco è una fonte di futuro e di equilibrio dell’ecosistema in grado di mitigare i cambiamenti climatici, ma anche di rilancio economico delle foreste e della loro multifunzionalità. Coldiretti Calabria chiede inoltre di eliminare le imposizioni eccessive e penalizzanti previste nella parte che regolamenta l’Albo Regionale delle Imprese Forestali.
Non si può punire preventivamente senza che una presunta violazione diventi definitiva o determini il blocco delle attività delle imprese o peggio la loro chiusura. Il patrimonio forestale della Calabria si estende su una superficie di circa 612.000 ettari e si distingue in Italia per vastità delle aree, indice di boscosità, potenzialità e diversificazione, aspetti e qualità che sono in grado di accompagnare e garantire sviluppo sostenibile e reddito.
Tutto questo è un sicuro antidodo – chiosa Molinaro – all’abbandono della montagna o peggio il suo trasferimento nelle grinfie della criminalità organizzata”.