SOVERATO (CZ) – La Confacit presenta il libro “Il Ganglio” di Fabrizio Peronaci
L’evento si terrà al Bounty di Soverato – Lungomare Europa, il prossimo 7 agosto alle ore 19
di Redazione
SOVERATO (CZ) – 5 AGOSTO 2014 – Una cornice suggestiva per raccontare una storia mai dimenticata:il sequestro di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori nel giugno del 1983. Per la prima volta, minuto dopo minuto, vengono descritte le scene del “prelevamento” di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi (7 maggio e 22 giugno 1983), a Porta Pia e davanti al Senato, con la partecipazione del boss della banda della Magliana Enrico De Pedis, di un turco, di una giovane tedesca fiancheggiatrice della Stasi e dello stesso Marco Fassoni Accetti. Mirella fu portata con un giovane in un appartamento in via di Santa Teresa (Corso d’Italia), Emanuela in un convento alle pendici del Gianicolo.
Il movente del doppio sequestro, suffragato da numerosi riscontri, era ottenere da Agca la ritrattazione delle accuse ai bulgari di essere stati i mandanti dell’azione in piazza San Pietro (per scongiurare il coinvolgimento di Mosca nell’attentato), in cambio della promessa di farlo uscire dal carcere. Al detenuto si fece credere che le ragazze sarebbero state usate come strumento di pressione sull’Italia e sul Vaticano per la concessione del provvedimento di grazia, e il turco effettivamente, sei giorni dopo la scomparsa della Orlandi, ritirò le precedenti accuse.
Grazie alla pubblicazione del memoriale di Marco Fassoni Accetti, supertestimone, secretato dalla Procura di Roma e corredato da un memoriale-bis consegnato esclusivamente a Peronaci da Accetti nel maggio 2014, il libro apporta numerosi elementi di conoscenza sui fatti avvenuti all’ombra del Vaticano nei primi anni Ottanta, nel pieno della Guerra Fredda.
Le novità riguardano la natura delle due fazioni contrapposte in Vaticano, una delle quali è per l’appunto “il ganglio”, un gruppo occulto formato da “tonache dissidenti” (di matrice franco-lituana) con il supporto di laici ed elementi del servizi segreti, nato alla fine degli anni ’70 per contrastare l’anticomunismo di Wojtyla. Questo nucleo clandestino, secondo le rivelazioni sottoposte dall’autore a un rigoroso riscontro incrociato, non si limitò a organizzare il doppio sequestro Orlandi-Gregori, ma esercitò un ruolo attivo in fatti di importanza cruciale nella storia della Chiesa, come l’attentato al Papa polacco e le manipolazioni, a fini di pressioni interne, del terzo segreto di Fatima.
Il memoriale fornisce un elenco di ecclesiastici chiamati in causa (circa 50 nomi) nello scontro tra gruppi contrapposti a partire dall’elezione di Giovanni Paolo II (ottobre 1978). Il “ganglio” faceva riferimento alle posizioni del Segretario di Stato Casaroli, fautore della Ostpolitik, mentre l’altra fazione era legata alla linea fermamente anticomunista di Wojtyla e al ruolo di Marcinkus, il capo dello Ior impegnato nel sostegno al sindacato Solidarnosc.
IL TERZO SEGRETO DI FATIMA – Un allegato al memoriale è dedicato al miracolo portoghese. Il ricorso a numerosi codici legati all’apparizione mariana (13-5-17) dimostra che nel sequestro Orlandi-Gregori sono state compiute manipolazioni del terzo segreto di Fatima, di cui erano venuti a conoscenza alcuni ecclesiastici e lo stesso Alì Agca, ben prima che fosse rivelato (maggio 2000). Sono oltre 50 i codici svelati nel libro, che furono utilizzati nel dialogo tra il “ganglio” e la fazione opposta, il Vaticano, lo Stato italiano, le istituzioni, la stampa nazionale e internazionale, i servizi segreti, la malavita romana, la mafia.
Queste e altre rivelazioni e colpi di scena saranno svelati direttamente dall’autore, presente all’evento, intervistato dalla presidente della Confacit- Soverato Maria Pia Faga.
Fabrizio Peronaci, laureato in Scienze politiche, lavora al Corriere della Sera, nella sede di Roma, dove si occupa di cronaca nera da oltre vent’anni.