28 Dicembre 2018
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INAUGURATA A SOVERATO “L’UNIVERSITA’ DEGLI EDUCATORI”
Taglio del nastro lo scorso 21 dicembre all’Istituto Salesiano
Articolo e foto di Gianni ROMANO
SOVERATO (CZ) – 28 DICEMBRE 2018 . Sono 26 e provengono da varie località della Calabria gli iscritti al primo anno del corso triennale in Scienze dell’educazione promosso dall’Istituto Universitario don Giorgio Pratesi di Soverato (Catanzaro), affiliato alla Università Pontificia Salesiana di Roma (www.istitutouniversitariopratesi.it).
L’inaugurazione ufficiale dell’”Università degli educatori” è avvenuta venerdì 21 dicembre, nella sede dell’Istituto, alla presenza di don Angelo Santorsola, ispettore dell’Ispettoria Salesiana Meridionale, della direttrice Rosa Fiore, del sindaco di Soverato Ernesto Alecci e del vicario generale dell’Arcidiocesi di Catanzaro Squillace Gregorio Montillo.
Il decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione della Salesiana, Mario Oscar Llanos, ha tenuto una prolusione mentre il Rettore magnifico Mauro Mantovani ha aperto solennemente l’anno accademico.L’istituto Pratesi è nato da un’intuizione del Centro Reggino di Solidarietà, del Centro Calabrese di Solidarietà e dell’Istituto Universitario Progetto Uomo di Montefiascone (Viterbo); ha come simbolo una pianta di ulivo ed è intitolato al sacerdote salesiano impegnato sul fronte della pace, della giustizia sociale e della lotta alle mafie morto a Locri nel 2000 all’età di 80 anni. Il corso triennale si articola in sette settimane didattiche intensive (dal lunedì al sabato) distribuite nel corso dell’anno.
I docenti sono 25 e il titolo accademico,rilasciato dall’Università Pontificia Salesiana, consente l’accesso sia alle lauree magistrali in Scienze dell’educazione, sia al mondo del lavoro nelle strutture pubbliche e private in cui è prevista questa figura professionale.
“Da tempo inseguivamo il sogno di attivare in Calabria un luogo di formazione per professionisti dell’educazione – spiega Rosa Fiore, direttrice dell’Istituto -perché, anche a partire dalla lunga e significativa esperienza dei salesiani a Soverato, esso può costituire un volano di cambiamento culturale orientato alla centralità della persona, all’inclusione e alla promozione della giustizia sociale”.
“L’Istituto di Soverato – hanno sottolineato nel corso dell’inaugurazione il Rettore magnifico e il Decano della Salesiana – può essere un luogo di autentica rigenerazione culturale in un territorio che può essere definito periferico per quanto riguarda le proposte formative”.