19 Febbraio 2019
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«DA MESI SENZA STIPENDIO», PROTESTA LAVORATORI CONSORZIO BONIFICA VIBO
Oggi sit in davanti sede ente degli operai forestali per trovare soluzione a mancato pagamento retribuzioni ferme a novembre scorso
Fonte: ILVIZZARRO.IT
PRESERRE (CZ) – 20 FEBBRAIO 2019 – Il Consorzio di bonifica vibonese è un ente di diritto pubblico, la cui costituzione risale al 1956, che opera per assicurare lo scolo delle acque, la difesa del suolo, la tutela delle risorse idriche e naturali, l’irrigazione e la valorizzazione del comprensorio di competenza.
L’estensione del territorio gestito dal Consorzio di bonifica vibonese è di 99.997 ettari e comprende larga parte dei Comuni appartenenti alla provincia di Vibo Valentia, dall’area costiera fino all’entroterra.
Sui 50 Comuni complessivi del Vibonese sono infatti ben 45 quelli che rientrano nell’area di competenza dell’ente: Acquaro, Arena, Briatico, Capistrano, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filadelfia, Filandari, Francavilla Angitola, Francinca, Gerocarne, Ionadi, Ioppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Monterosso, Nardodipace, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Pizzoni, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Costantino, San Gregorio d’Ippona, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Sorianello, Soriano Calabro, Spilinga, Stefanaconi, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia e Zungri.
I lavoratori forestali in forza all’ente stanno però vivendo un momento di criticità legato al mancato pagamento delle relative retribuzioni, ferme al novembre 2018.
A tal fine, affiancati dalle sigle sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, i lavoratori hanno deciso di porre in essere un sit-in di protesta.
L’iniziativa è attesa per 19 febbraio 2019, alle ore 10: 00, con l’intento di riuscire a sollecitare i pagamenti.
I lavoratori si raduneranno davanti alla sede dell’ente, in viale Matteotti a Vibo con l’obiettivo di trovare, in un modo o nell’altro, una risposta adeguata alla condizione di disagio che interessano questi operatori forestali e che stanno chiaramente avendo una ripercussione negativa sulla condizione economica delle rispettive famiglie.