6 Marzo 2019
106
SOVERATO, ALTRO CHE FESTA DELLA DONNA!
Il prossimo 8 marzo le lavoratrici della Segi incroceranno le braccia per protestare contro mancato pagamento di alcune mensilità
Articolo e foto di Gianni ROMANO
SOVERATO (CZ) – 6 MARZO 2019 – L’otto marzo è il giorno in cui si dovrebbe celebrare la festa della donna.
Ma per i dipendenti della SE.GI srl, in parte donne, decidono di concerto con la segreteria provinciale della UIL con il segretario Benedetto Cassala di incrociare le braccia.
Questi dipendenti che lavorano per conto della SE.Gi che ha in essere l’appalto per la pulizia di ospedali, come Soverato, Catanzaro, Girifalco e molti altri lamentano da troppo tempo di una situazione che adesso è veramente insostenibile,nonostante tra sindacato e impresa è in corso una fitta corrispondenza ma ad oggi senza nessuno riscontro positivo.
Mancata erogazione di tre mensilità, mancata consegna delle buste paga, mancata erogazione assegni familiari, ma stante la volontà dice Cassala, da parte dell’impresa di non volere risolvere le problematiche evidenziate, congiuntamente alla RSA, avendo espletato le procedure di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 proclama una azione di sciopero per l’intera giornata e per ogni turno di lavoro di tutto il personale della SE.GI che prestano servizi presso le sedi competenti ASP di Catanzaro,di questo sono stati resi edotti la Prefettura di Catanzaro, la SE.Gi , l’ASP di Catanzaro e il DTL di Catanzaro.
Inoltre informata di questo la commissione di garanzia dell’attuazione delle legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Contratti al limite della decenza,un’ora e trenta per pulire e dare dignità a reparti anche di centinaia di metri quadri,senza che poi questo venga retribuito,una umiliazione continua per donne,madri,mogli e che devono combattere giorno dopo giorno per vedere riconosciuto solo il loro sacrosanto diritto,lavorare ed essere pagate.
Se sino ad oggi per coscienza queste lavoratrici aveva lavorato ugualmente ora decidono in un giorno di grande valenza come quello dell’otto marzo di incrociare le braccia.
Una intera giornata di sciopero per rivendicare il pagamento del loro lavoro, svolto come sempre con sacrificio e passione,anche mettendo di tasca benzina per raggiungere il posto di lavoro.
Con la speranza di venire pagati, otto marzo una mimosa dal rosso passione.