27 Aprile 2019
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CHIARAVALLE CENTRALE, DOCENTI SPAGNOLI IN VISITA AL CONVENTO
L’edificio religioso fondato nel 1576 attira l’interesse di numerosi visitatori
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 27 APRILE 2019 – Alejandro Bobillo e Francisco Fernandez, due docenti d’Arte provenienti dalla regione spagnola della Galizia, hanno fatto tappa a Chiaravalle Centrale, nei giorni scorsi.
Impegnati in un importante progetto formativo “Erasmus Plus” promosso dall’associazione Jump di Soverato, egregiamente guidata da Pietro Curatola ed Erika Gerardini, i due professori hanno voluto visitare l’antico convento dei Padri Cappuccini.
Accompagnati dal presidente della locale Consulta comunale della Cultura, il giornalista Francesco Pungitore, Bobillo e Fernandez si sono soffermati a lungo nell’edificio religioso, fondato a Chiaravalle, secondo le fonti, nell’anno 1576.
Con particolare interesse hanno ammirato gli affreschi e le opere d’arte sacra, concentrandosi sui diversi stili, i restauri, le decorazioni.
“Siamo rimasti molto sorpresi e colpiti dalla bellezza della Calabria – hanno affermato al termine del breve tour turistico i due spagnoli – una regione della quale si sa molto poco in Spagna. Abbiamo trovato tanta bellezza, paesaggi meravigliosi e un’accoglienza straordinariamente amichevole e calorosa”.
I professori Alejandro Bobillo e Francisco Fernandez, nell’ambito del loro viaggio in Italia, sono stati anche a Gerace, Stilo, Reggio Calabria, Badolato, Soverato Superiore.
In questo loro percorso di conoscenza della nostra regione, quindi, hanno avuto modo di visitare il convento di Chiaravalle Centrale che rimane uno tra i più importanti della provincia monastica cappuccina.
Sul finire del ‘600 conobbe un periodo di notevole splendore, come ricorda padre Giuseppe Sinopoli nei suoi scritti.
All’epoca estendeva la sua giurisdizione sugli ospizi periferici: inizialmente Torre di Ruggiero, Petrizzi e Soverato, cui si aggiunsero, in un secondo momento, Olivadi, Argusto, Gagliato e San Vito sullo Ionio. Piccoli conventi che facevano capo a quello centrale, oggi unico superstite, di Chiaravalle.