14 Maggio 2019
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ALLARME COLDIRETTI:«LUPI ALLE PORTE DI CATANZARO»
Le fototrappole li hanno “immortalati”
di REDAZIONE
CATANZARO – 14 MAGGIO 2019 – Sembra incredibile, ma attacchi di lupi ad un allevamento si sono verificati alle porte di Catanzaro.
Nello specifico, riferisce Coldiretti, nella azienda Soc. Agr. Pettinato snc che si dedica all’allevamento di bestiame in località “petrina” e le cui proprietà sono limitrofe al parco “Li Comuni”. L’azienda si trova a Janò, a fondo valle lungo la strada nuova per Magisano, e costeggia il fiume Alli.
“Per la verità – dichiara Federico Pettinato dirigente Coldiretti e titolare dell’azienda – gli attacchi si verificano dal mese di novembre, ma gli avvistamenti sono più recenti.
Con alcune fototrappole a visione notturna, cometestimonia la foto allegata, – riferisce – sembra proprio che ci sia la presenza dei predatori e abbiamo riscontrato che si tratta di tre esemplari. La foto è scattata nel territorio di Sellia Marina sulla SS 106, a pochi kilometri in linea d’aria dall’azienda.
Ad oggi sono stati attaccati e sbranati una decina di ovini e abbiamo ulteriormente constatato, insieme al veterinario, che il “morso” e le modalità sono proprio quelle tipiche dei lupi”.
Non vorremmo, puntualizza Coldiretti, che l’immissione dei lupi in questo territorio sia avvenuta per contrastare e creare un antagonista alla presenza di cinghiali che come ormai noto scorazzano dappertutto.
Sarebbe questa, se confermata, una scelta sconsiderata e improvvida, una sorta di “piano lupi” clandestino, che non contribuisce per niente a creare una situazione di equilibrio.
Coldiretti continuerà a battersi affinché le attività imprenditoriali degli allevatori possano svolgersi sia senza l’incubo delle predazioni, che ricordiamo solo a causa dello spavento possono provocare il rischio di aborti, frattura degli arti e diminuzione della produzione di latte, che della contaminazione dei cinghiali.
Riteniamo che questa è una situazione particolarmente grave e preoccupante e sulla quale – chiede Coldiretti – le autorità competenti (ASL, Carabinieri Forestali,
Sindaci e Regione) devono fare immediatamente luce poiché, insieme all’attività di allevamento, influisce anche sulla sicurezza dei cittadini e pertanto ci aspettiamo un intervento concreto.
Parallelamente –conclude Coldiretti – poniamo l’accento anche su adeguati rimborsi dei danni, anche se questo lo affidiamo responsabilmente agli organismi deputati agli accertamenti che siamo convinti partiranno subito”.