31 Agosto 2014
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PALERMITI (CZ) – La sconfinata fede per Maria Santissima della Luce
Madonna della Luce, la variopinta coreografia delle luminarie
Conclusi i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Luce che anche quest’anno hanno attirato sulle colline palermitesi migliaia di devoti. Successo per il concerto de “I Collage”
Fonte: articolo e foto di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)
PALERMITI (CZ) – 31 AGOSTO 2014 – Si rinnova come ogni anno una tradizione di fede per la festa di Maria SS della Luce a Palermiti. Una settimana che ha visto giungere nel centro collinare migliaia di pellegrini, alcuni proveniente addirittura dall’estero. I festeggiamenti, iniziati con la festa piccola, sono proseguiti con la festa padronale di San Giusto Martire e con il solenne pellegrinaggio al Santuario.
Grande la soddisfazione del comitato organizzatore che riesce come ogni anno a dare il giusto risalto alla fede che vede coinvolto un intero paese. L’organizzazione, composta da Vincenzo Gullà, Mario Iannino, Antonio Gullà, Giuseppe Truglia, Giuseppe Gullà, Salvatore Valentino e Gioacchino Doria che unitamente alla grande sinergia con il parroco don Antonio De Gori coinvolgono i fedeli in grandi momenti di fede e devozione per una festa molto sentita.
La parola di Dio è stata annunciata da don Giusto Truglia e da don Fabrizio Fittante mentre i canti sono stati eseguiti dal coro parrocchiale. Il concerto di lode alla Madonna di don Luigi Scordamaglia, invece, con la corale della casa del padre è stato eseguito sul sagrato della chiesa.
Due le bande musicali presenti, “Gran concerto di fiati città di Bracigliano (Sa)” e “Concerto bandistico Tiriolo – Città dei due mari” diretto dal maestro Giulio Daniele. Fuochi artificiali della ditta “Euro pirotecnica” di Rocco Cammarano di Gasperina, e l’ottavatio della Madonna festa della Madonna a Hingham (Boston) curata dai concittadini.
La sera della festa, grande successo di presenze per il concerto de “I Collage”, artisti senza tempo che da anni ci fanno ripiombare nei favolosi anni 70/80,con brani resi celebri e indimenticabili. Prendendo spunto per il nome, dall’album del gruppo Le Orme intitolato Collage, si formano a Olbia nel 1971 dall’idea del chitarrista olbiese Piero Pischedda di unire due band : i MAL P2 e i The Anghels dei fratelli di Alà dei Sardi Piero e Tore Fazzi, sotto la guida paterna del saxofonista/manager Paoluccio Masala, (tuttofare della band nonché falegname di professione).
La prima formazione comprende oltre agli storici Masino Usai batteria e voce, Piero Pischedda chitarra solista e voce ,il napoletano Pino Ambrosio tastiere e voce, Tore Fazzi basso e voce, Piero Fazzi chitarra ritmica e voce, anche il cantante Luciano Degortes che poi abbandonerà nel 1974 per svolgere il servizio militare. Iniziano a suonare in Sardegna, ma già nel 1972 partecipano come ospiti al festival di Castrocaro con il brano Tu che pensi a tutto.
La band viene notata da Massimo Di Cicco, produttore, che consente il debutto del complesso nel 1975 facendogli incidere il primo 45 giri, Angeli sbagliati. Successivamente, diventati quintetto per la defezione di Degortes, ottengono un contratto con la Harmony, etichetta di proprietà della SAAR di Walter Guertler, e nel 1976 vince il Festival di Castrocaro con la canzone Due ragazzi nel sole, con cui riscuote un notevole successo. Nel 1976 la vittoria al festival di Castrocaro con Due ragazzi nel sole sancisce l’esordio ufficiale della band, che da quel momento raggiunge la fama presso il grande pubblico.
Nel 1977 i Collage partecipano per la prima volta al festival di Sanremo con Tu mi rubi l’anima: i due primi singoli raggiungono le vette delle classifiche e portano al successo il loro primo 33 giri Due ragazzi nel sole, ripubblicato dopo Sanremo col titolo Tu mi rubi l’anima. Il successo arriva sempre puntuale con brani come Sole rosso, Lei non sapeva far l’amore, Donna musica, Un’altra estate, La gente Parla, I ragazzi che si amano.Tra un tour e l’altro partecipano ad altre tre edizioni del festival di Sanremo (alla XXIX edizione del 1979 con La gente parla, alla XXXI edizione del 1981 con I ragazzi che si amano e alla XXXIV edizione del 1984 con Quanto ti amo) e lanciano in Spagna e Sudamerica Como dos niños, Poco a poco…, La gente habla e Sol caliente, versioni spagnole di alcuni tra i loro maggiori successi, che si piazzano in cima alle classifiche.
Dopo un periodo di riflessione e alcune defezioni, sul principio degli anni novanta i fratelli Fazzi, unici superstiti, avvalendosi della collaborazione di altri musicisti (tra cui Mario Chessa, violinista e valido tastierista) danno luogo alla sperimentazione di nuove sonorità che caratterizzano il nuovo corso artistico e il rilancio discografico del complesso con il cd Replay del 1994 e, nel 2000, l’album antologico Settantaseiduemila contenente anche brani live.