12 Settembre 2019
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TRAGEDIA LE GIARE, SOVERATO NON DIMENTICA
Cerimonia in ricordo delle 13 vittime di una notte infernale che travolse tutto e tutti
Articolo e foto di Gianni ROMANO
SOVERATO (CZ) – 12 SETTEMBRE 2019 – 10 settembre 2019, 10 settembre 2000, Soverato non dimentica troppo grande la commozione per quelle tredici vittime, di cui una quella di Vinicio Caliò mai ritrovata.
E ancora una volta in quel luogo gli amministratori comunali, le forze dell’ordine, il parroco don Alfonso Napolitano hanno ricordato quel giorno, parole di monito quelle del sindaco Erenesto Alecci,in questa tragedia la mano dell’uomo è presente, la massima attenzione da parte degli amministratori per il controllo del territorio,mentre la parola di Dio è stata affidata a don Alfonso.
Nel sito che ricorda queste vittime posizionate tredici opere d’arte in acciaio riguardanti tredici angeli in preghiera.
Letti i nomi, il campo estivo dei volontari dell’Unitalsi venne spazzato via come le loro vite in pochi attimi, una furia quella dell’acqua mai vista.
Quello che era fino a qualche giorno prima un alveo asciutto diventava un fiume in piena, carico di detriti e fango, una autentica bomba d’acqua che causò molte vittime Mario, Vinicio, Ida, Serafina, Raffaele, Paola, Iolanda, Giuseppina, Franca, Rosario, Antonio, Salvatore e Concetta .
Ma Soverato vuole intitolare una via o una piazza in perenne ricordo di questa immane tragedia.
Tra i presenti c’è anche Luca, fratello di Vinicio, una delle vittime, il cui corpo non venne mai più ritrovato.
«Rimane una ferita mai chiusa non solo per la città di Soverato ma per tutta la regione, rimane la paura di una regione complicata dal punto di vista idrogeologico, che va gestita con grande attenzione – ha affermato il sindaco della città Ernesto Alecci .
Ai primi soccorritori la tragedia si rivelò in tutta la sua grandezza, un sito quello delle Giare dove era allocato da molti anni il Camping Le Giare, irriconoscibile, un fiume in tempesta fatto di fango, tronchi , macchine e molto altro.
Il mare in tempesta poi con onde alte impediva il deflusso del fiume che formò una grande lago dove galleggiava di tutto.
I soccorritori avevano lavorato in condizioni difficili, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i volontari ognuno per quanto di competenza.
Le Giare il ricordo non si cancella e Soverato non dimentica.