19 Ottobre 2019
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‘NDRANGHETA, “PICCIOTTO” DEI PISCOPISANI ARRESTATO DALLA POLIZIA
Giuseppe Brogna, 61 anni, è accusato, tra le altre cose, di fare lle riunioni durante le quali venivano definite le strategie delittuose del gruppo
di REDAZIONE
PRESERRE (VV) – 19 OTTOBRE 2019 – Nel pomeriggio di mercoledì, personale delle Squadre Mobili di Vibo Valentia, Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo, nell’ambito dell’operazione denominata “Rimpiazza”, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Brogna, di 61 anni, poiché indagato per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, avendo – secondo gli agenti – partecipato attivamente al locale di ‘ndrangheta dei “Piscopisani”, protagonista di diverse attività delittuose poste in essere tra il 2010 e il 2012, nel tentativo di contrastare il predominio criminale che il clan Mancuso deteneva sull’intera provincia.
Il provvedimento scaturisce dalla sentenza emessa lo scorso 16 ottobre dalla Corte di Cassazione, con la quale veniva rigettato il ricorso presentato da Brogna, contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro del 30 maggio 2019.
In particolare, le attività d’indagine hanno consentito di evidenziare il ruolo concretamente svolto dallo stesso quale esponente della c.d. “Società Minore”.
Brogna, infatti, rivestendo la dote di “picciotto”, assicurava la propria partecipazione, unitamente ad altri sodali, alle riunioni durante le quali venivano definite le strategie delittuose del gruppo, contribuendo, altresì, all’esecuzione delle direttive dei vertici dell’associazione, riconoscendo e rispettando le gerarchie e le regole interne al sodalizio e consumando i reati-fine della consorteria criminale.