25 Novembre 2019
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AMARONI, LA LUNGA MARCIA DELLE “SCARPE ROSSE” CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Iniziativa di riflessione dell’amministrazione comunale culminata nella sala consiliare con momenti di musica e lettura
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 25 NOVEMBRE 2019 – D’intorno la pioggia.
Con il suo scrosciare sembra un canto di sottofondo. A volte un inno. A volte una nenia.
A volte lacrime di dolore. A volte di pianto. Sicuramente liberatoria. Nessuno l’ha cercata o voluta.
Ieri mattina dal cielo di Amaroni, come da quello dell’intera Calabria, viene giù come poche volte.
Un segnale, anche questo, che accompagna le “scarpe rosse”.
Con il loro silenzio “assordante” conducono verso la sala consiliare comunale. Altre “scarpe”: decise, austere, orgogliose e arrabbiate (non cattive) “occupano” il simbolo delle istituzioni democratiche, oggi luogo di riflessione.
Le “scarpe” non parlano: con l’intensità del loro colore raccontano le tante storie di violenza che hanno come vittime le donne. In sottofondo musiche, che si alternano a testimonianze.
Si apre così la manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e il gesto estremo del femminicidio.
«I dati diffusi dalla Polizia di Stato sono allarmanti – sottolineano i governanti locali: giornalmente in Italia 88 donne sono vittime di violenza, con reati che si consumano ogni 15 minuti, senza distinzione di latitudine, condizione culturale, sociale, economica».
Un tema particolarmente sentito anche nel piccolo Comune dell’entroterra catanzarese, come dimostrano le tantissime “scarpe rosse” affidate agli organizzatori e la partecipazione nel corso della giornata, nonostante il tempo inclemente.
Spazio anche alla lettura, con le volontarie dell’ associazione Terra di Mezzo di Vallefiorita che interpretano la donna “ferita a morte”, raccontata nell’omonimo libro di Serena Dandini.
Un momento di forte impatto emotivo, significativo e di riflessione con le lettrici che sedute in mezzo alle scarpe rosse danno voce alle donne ferite, mortificate e uccise.