26 Gennaio 2020
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CASTELLO SQUILLACE, “I GIARDINI DI HERA” REPLICA A MESORACA E ZOFREA
“Temiamo che in questo caso abbiano preso un vistoso abbaglio”
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 26 GENNAIO 2020 – «In riferimento al documento postato ieri sulla pagina facebook “Tuttinsieme per Squillace” a firma dei Consiglieri comunali di minoranza di Squillace Oldani Mesoraca e Vincenzo Zofrea, in cui si denuncia una presunta impossibilità di visitare il Castello durante la settimana e nelle diverse ore del giorno perché chiuso, riteniamo opportuno dover fare chiarezza senza per questo voler alimentare polemiche strumentali che non sarebbero di giovamento a nessuno».
Lo si legge sulla pagina Facebook “Castello di Squillace, curata da “I Giardini di Hera”, la società che ha la gestione del monumento.
«Premesso che gli estensori della nota sono persone perbene che esercitano con solerzia il loro ruolo di opposizione – si aggiunge – , temiamo però che nella fattispecie abbiano preso un vistoso abbaglio sostenendo che la società che si occupa dei servizi aggiuntivi al turista non renda fruibile il Castello ai visitatori mantenendo lo stesso quasi sempre chiuso.
Sarebbe stato auspicabile, oltre che conveniente, che prima di redigere il documento i nostri amici interlocutori (lo scriviamo senza enfasi) si fossero premurati di leggere la convenzione, sottoscritta dal Comune di Squillace e dalla società “I Giardini di Hera srl”, che disciplina il contratto di gestione dei servizi all’interno del Castello, in cui tra i vari adempimenti sono cristallizzati anche i calendari di apertura, con i relativi orari, per i vari periodi dell’anno e che non sono pertanto frutto di scelte discrezionali ed arbitrarie della società in questione ma rispondono ad indirizzi precisi dettati dall’Ente, in armonia con la legislazione vigente in materia, tenuto conto anche della conformazione del Castello, in cui gli spazi visitabili sono quasi tutti all’aperto e nelle giornate di pioggia e di vento diventa difficile oltre che pericoloso potervi accedere».
«Appare poi assolutamente infondata – viene scritto ancora – la contestazione del calendario di apertura estiva che secondo i relatori in parola sarebbe circoscritto a soli due giorni a settimana e addirittura solo al mattino quando invece è di evidenza pubblica che in estate il Castello resta aperto tutti i giorni della settimana, compreso il lunedì che sarebbe giorno di chiusura, sia al mattino che al pomeriggio proprio per rendere maggiormente fruibile il monumento ai turisti che raggiungono Squillace.
Oltre a ciò, a seguito di un accordo verbale con il Comune di Squillace, la società di gestione ha dato la propria disponibilità ad aprire il Castello anche al di fuori dei giorni e degli orari di apertura, previa richiesta, cosi come capita spesso e non come erroneamente riportato nella nota dei Consiglieri di minoranza».
«In merito poi ad una asserita “appropriazione del Castello imponendo le proprie regole senza alcun controllo” – viene affermato nel post -, vorremmo solo ricordare che la società ”I giardini di Hera” ha semplicemente partecipato ad un bando della Regione Calabria, avendone tutti i requisiti di legge, all’esito del quale è risultata vincitrice, e che le regole di gestione non le impone ma le rispetta! Sull’impianto di illuminazione esterna del Castello bisogna rivolgersi al Comune di Squillace considerato che viene attivato esclusivamente su esplicita richiesta dell’Ente e non certo a nostro piacimento».
«Quanto infine alla serietà che secondo i Consiglieri di minoranza sarebbe mancata da parte nostra nella gestione dei servizi nel Castello – si fa sapere -, rispondiamo che per nostra fortuna di avviso contrario sono non solo i tanti turisti che dopo aver visitato il Castello hanno scelto di recensirci sul libro degli ospiti e sui vari siti collegati al monumento (Google, Tripadvisor), ma qli stessi squillacesi con i quali abbiamo instaurato fin dall’inizio un rapporto di sincera e fattiva collaborazione.
Basta chiedere alle Associazioni di Squillace, ai Mastri Ceramisti, ai ristoratori, alle agenzie di viaggio, alle scuole, ai giovani che hanno svolto presso di noi i tirocini formativi, alle decine di sposi che hanno finalmente scelto il Castello per coronare il loro sogno d’amore, alle compagnie teatrali, agli artisti che si sono esibiti in decine di concerti, agli autori e giornalisti che hanno presentato qui i propri libri e al FAI, con cui organizziamo le mattinate d’inverno per le scuole.
Tutto ciò e molto altro mentre il castello era “chiuso”».
«Ciò posto – conclude il post -, continueremo nel nostro lavoro con impegno, dedizione e serietà fino alla scadenza naturale del contratto, ricordando a noi stessi che il Castello di Squillace appartiene al patrimonio culturale italiano e non è certo di nostra proprietà. Noi siamo solo di passaggio».