26 Gennaio 2020
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UE.COOP CALABRIA AL QUINTO SEMINARIO PER LA TUTELA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
Appuntamento martedì prossimo a Messina per la cooperazione e la legalità
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 26 GENNAIO 2020 – L’incontro di Messina previsto per martedì prossimo, 28 gennaio, chiude il primo ciclo di appuntamenti che hanno coinvolto tutte le aree del Paese a partire da Torino, Roma, Salerno ed Emilia Romagna.
All’incontro parteciperà il Presidente Nazionale di UE.COOP (Unione Europea delle Cooperative ) Gherardo Colombo, e il Tenente Colonnello Francesco Sclafani, Comandante Carabinieri del nucleo Tutela Agroalimentare di Messina. Alla riunione parteciperanno le cooperative della Calabria e Sicilia associate a Ue.Coop. che operano nel settore agroalimentare, della pesca, della ristorazione e logistica per la ristorazione. Verrà presentata l’intesa recentemente siglata a livello nazionale dal già magistrato Gherardo Colombo e dal colonnello Luigi Cortellessa (comandante del Nucleo Carabinieri per la tutela agroalimentare) che prevede una stretta collaborazione tra UeCoop e Carabinieri per la Tutela dei Prodotti Agroalimentari.
In base all’intesa, il mondo cooperativo di UE.Coop e Forze dell’Ordine agiranno insieme per la tutela del cibo e della salute dei cittadini, nel contrasto alle contraffazioni che, lo scorso anno, hanno fatto registrare nell’agroalimentare un balzo del 59%, secondo i dati del Rapporto Agromafie 2018.
Dall’iniziativa si attendono risultati concreti volti al contrasto dell’utilizzo improprio del modello cooperativo per la contraffazione e la sofisticazione del cibo. Nel nostro paese i settori più colpiti da truffe e reati sono vino (+75% nelle notizie di reato), carne (+101% di frodi), conserve (+78%) e zucchero (da 0 a 36 episodi di frode in dodici mesi).
La legalità è il fulcro intorno al quale concentrare gli sforzi di sviluppo di un modo di fare impresa che proprio nella cooperazione ruota attorno ai concetti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. Per questo sarà possibile segnalare casi di “malacooperazione” nell’ambito agroalimentare.
Le ricadute positive di tale processo virtuoso arriveranno fino ai consumatori, sia in termini di sicurezza alimentare che di difesa della qualità del cibo italiano, una fonte di ricchezza importante per l’intero sistema.