9 Marzo 2020
1487
AMARONI “STOPPA” IL VIRUS, RUGGIERO: «CHI RIENTRA SI METTA IN QUARANTENA»
Amaroni: Palazzo Canale, sede del municipio
Il sindaco: “Mi sono giunte segnalazioni di persone che non hanno rispettato le disposizioni mettendo a rischio la salute pubblica”
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 9 MARZO 2020 – Il sindaco di un piccolo comune o di una grande città è come un pater familias.
Attento, premuroso, autoritario, disponibile, rassicurante, scrupoloso: quando amministra lo fa racchiudendo le prerogative tipiche di un padre di famiglia.
Solo che, nel suo caso, la comunità sulla quale esercita i poteri è molto più ampia, variegata e omnicomprensiva.
Nel bello o nel cattivo tempo delle vicende cittadine, il sindaco è sempre in trincea. La “guerra” attuale si chiama Coronavirus.
Chi ha l’onore e l’onere di indossare la fascia tricolore la sta combattendo con dignità e coraggio. L’obiettivo è salvaguardare la popolazione.
Contro un nemico invisibile e sconosciuto non è facile. Ma bisogna tenere duro e non mollare.
Anche dove, come ad Amaroni, l’emergenza virus è lontana anni luce dai focolai del nord.
La “calma piatta”, però, non deve giustificare cali di tensione. Ecco perché in questa situazione emergenziale il sindaco Gino Ruggiero, si rivolge ancora una volta agli amaronesi.
«In virtù anche delle ultime disposizioni del governo – si legge in un appello alla cittadinanza -, mi appello al vostro grande senso civico e di appartenenza alla nostra Comunità, chiedendovi di seguire con senno e ponderatezza tali direttive.
In particolare mi rivolgo alle persone che in questi giorni sono arrivate e – o stanno arrivando da zone ad alto rischio di contagio, di rimanere in quarantena nelle proprie abitazioni per almeno 14 giorni evitando il contatto con altri individui».
Ruggiero non fa giri di parole e “giustifica” la sua raccomandazione perché «a fronte di persone – aggiunge – che hanno avuto il buonsenso di comunicare al sottoscritto o al vigile urbano il proprio rientro, mi sono giunte segnalazioni di altre persone che, rientrate ad Amaroni, non solo non hanno segnalato il loro arrivo, ma non hanno rispettano la quarantena domiciliare, mettendo così a rischio la salute dei propri familiari e dell’intera Comunità».
Ruggiero, infine, invita a «far girare questo avviso e di farlo arrivare a coloro che non utilizzano Facebook» e ringrazia «per la fattiva collaborazione».