22 Marzo 2020
97
CORONAVIRUS, AL COMUNE DI CARDINALE SCATTA IL LAVORO AGILE
Cardinale, uno scorcio del paese
Decisione della giunta comunale a tutela della salute dei dipendenti
di Franco POLITO
CARDINALE (CZ) – 22 MARZO 2020 – Un provvedimento di carattere urgente e temporaneo che fornisca ai responsabili apicali di area le linee di indirizzo in favore del personale assegnato alle proprie aree, a garanzia e tutela della salute dei dipendenti e per contrastare il propagarsi dell’epidemia di Coronavirus.
La giunta comunale del sindaco Danilo Staglianò passa alla concretezza e decide di attivare con decorrenza immediata e compatibilmente con le attività lavorative previste, in via straordinaria e d’urgenza lo svolgimento del lavoro agile.
La delibera, che prescinde da vincoli di numerosità e di giornate settimanali, coinvolge il segretario comunale e il personale dipendente, compreso quello sovraordinato in virtù dell’articolo 145 del decreto legislativo 267 del 2000.
«Il ricorso al lavoro agile quale modalità ordinaria di lavoro – spiegano dalla Giunta – sarà consentito per la durata delle misure di contenimento individuate nei provvedimenti governativi sopra richiamati ad oggi fissata al 3 aprile 2020, salvo proroga e ferma restando la necessità di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa».
I responsabili apicali, in relazione alle funzioni apicali svolte, dovranno in ogni caso assicurare una giornata in servizio presso la sede al fine di assicurare il necessario coordinamento degli uffici e della struttura.
La Giunta precisa che «la durata dell’autorizzazione al lavoro agile è vincolata all’emergenza epidemiologica e viene rilasciata per periodi di massimo una settimana rinnovabili.
L’attivazione della modalità di lavoro agile non preclude, la possibilità di svolgimento del lavoro in ufficio per specifiche esigenze lavorative.
Nell’autorizzazione vengono specificati i periodi di lavoro da prestare in ufficio».
Gli amministratori cardinalesi, infine, puntualizzano che «si riferisce alla fase di prevenzione in assenza di casi potenziali o accertati di contagio da coronavirus.
Laddove dovesse giungere segnalazione della presenza di casi di contagio potenziali o accertati, l’ente provvederà a porre in essere le misure straordinarie previste dalla normativa vigente».