25 Giugno 2020
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OPERAZIONE “ORTHRUS”, RIMESSO IN LIBERTÀ VITO CHIEFARI
Figlio del presunto boss Antonio, secondo il Tribunale di Catanzaro il rapporto parentale non è sinonimo di appartenenza alla cosca operante tra Chiaravalle Centrale e Torre Ruggiero
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 25 GIUGNO 2020 – Il tribunale della Libertà di Catanzaro ha accolto il ricorso degli avvocati Vincenzo Cicino e Giovanni Russomanno ed ha annullato la misura cautelare inflitta a Vito Chiefari (figlio del presunto boss Antonio Chiefari).
Vito Chiefari era rimasto coinvolto, insieme ad altri 16 persone, nell’operazione “Orthrus”, che a ottobre scorso aveva colpito la presunta cosca Chiefari-Iozzo di Chiaravalle Centrale e Torre Ruggiero.
Secondo il Tribunale non sussistono gravi indizi di colpevolezza della partecipazione di Vito Chiefari all’organizzazione mafiosa.
A loro parere, la svalutazione o comunque riduzione del carico indiziario degli elementi posti a sostegno della misura cautelare tenderebbero a sminuire le accuse riferibili a Chiefari in relazione alla partecipazione associativa.
Il Tribunale ha focalizzato la decisione su un assunto di base: essere figli di un presunto boss non significa essere mafiosi
Per affermarlo occorrono delle prove robuste.