9 Dicembre 2019
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“A CUNCETTA” TRA CONVIVIALITÀ E FEDE, STALETTÌ RISCOPRE LA TRADIZIONE
Don Roberto Corapi: “Un no secco, alla cultura dell’isolamento”
di Salvatore CONDITO
STALETTÌ (CZ) – 9 DICEMBRE 2019 – La festa dell’Immacolata Concezione, è un dogma cattolico definito da Papa Pio IX nel 1854 che sancisce come la vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal suo primo istante di concepimento.
Una festa di tradizione che si perde nel tempo, che sottolinea come il sì di Maria, rivela oggi che l’umiltà del suo aderire all’annuncio, diventa vita per i cristiani che si identificano in questa scelta.
Una ricorrenza ripresa in una linea del parroco, Don Roberto Corapi, in quanto le tradizioni, se vissute bene e purificate, sono un risveglio della fede, quella fede che nasce dell’ascolto orante della parola di Dio.
Un concetto che ormai Don Corapi, sta portando avanti da anni, andando proprio con i suoi giovani dagli anziani, e parlando con loro del vissuto fatto di cose semplici, di povertà ma nello stesso tempo di ricchezza di valori.
Ed ecco che don Roberto subito mette dalle parole, in azione il tradizionale canto della “Cuncetta” inno antico, cantato alla vigilia della festa, dove i poveri che andavano a bussare alla porta delle famiglie benestanti ricevevano dagli stessi, zeppole calde e murineddi, con un bicchiere di vino bianco.
L’idea di don Roberto è stata, quella di riunire tutte le famiglie e far preparare le tavole imbandite di zeppole, al suono delle zampogne, cantando l’inno a Maria Immacolata, e così è stato.
Don Roberto ormai trascinatore di tante persone, è riuscito a far vivere questo momento con tantissima gente arrivata perfino dai paesi limitrofi.
“È un momento di convivialità – ha affermato don Roberto – bisogna più che mai promuovere la cultura dell’incontro, dello stare insieme, come i discepoli con Gesù, e come la comunità primitiva dal cuore solo e dell’anima sola, bocciando più che mai quella cultura dell’isolamento e dell’indifferenza che l’uomo di oggi incapace di amare sta purtroppo mandando avanti.