“‘A ‘MBASCIATA”, UN TUFFO NEL PASSATO CON LA COMMEDIA DELLA “FILANDA”
Un’operazione di alto livello culturale per il recupero di una visione del mondo a misura d’uomo. Rappresentati allo spettatore tradizioni e costumi che, attraverso una mutazione antropologica e culturale, tengano desta e ferma la memoria
di REDAZIONE
– CATANZARO – 18 MARZO 2024 – Sold-out per i tre giorni (15, 16 e 17 marzo 2024) di rappresentazione della Commedia “A ‘mbasciata” presso il teatro del Centro Polivalente “Maurizio Rossi” a Catanzaro.
Un’operazione di alto livello culturale ha rappresentato la messa in scena della Commedia “A ‘mbasciata”, scritta e diretta da Marcella Crudo e interpretata dalla compagnia amatoriale “A Filanda”, Associazione presieduta del cav. Giorgio Ventura.
L’autrice nella sua scrittura utilizza il dialetto tra esperienza, creatività e fantasia per esprimere il senso di appartenenza alla Città in cui è nata.
La Nostra và alla ricerca del vocabolo arcaico, di cui riesce a mantenere il significato e le accezioni linguistiche, riscopre le tradizioni e le mantiene vive, in maniera straordinaria, attraverso il sorriso sarcastico e l’ironia liberatoria.
Il suo lavoro non si colloca ai margini della letteratura ufficiale, ma mantiene dignità epistemologica in quanto portatore di valori che trovano le loro radici nella valenza reale della storia della Citta di Catanzaro.
La protagonista teme che la mancanza della dote possa far saltare il matrimonio nel giorno in cui i consuoceri vengono nella sua casa a chiedere la mano della figlia, a portare, come si diceva una volta, “a’mbasciata”.
Tra gag e colpi di scena, lo zio sempliciotto Arcangelo, grazie ai risparmi della sua pensione, riesce a far sposare i due ragazzi e a dare una lezione di vita a tutti.
La Compagnia amatoriale ‘A Filanda, costituita dai Soci dell’U.T.E.: Università delle Terza Età e del tempo libero, con questo lavoro intende essere una presenza attiva nella Città, in termini di autenticità, per un rinnovamento e culturale; vuole, inoltre, recuperare una visione del mondo a misura d’uomo rappresentando allo spettatore tradizioni e costumi che, attraverso una mutazione antropologica e culturale, tengano ben ferma e desta la memoria del passato.
