A MONTEPAONE BATTE IL “CORA RANDA” DI ANNA FRATTO
Una risorsa per i bisognosi: la sua casa è sempre aperta per chi ha bisogno di aiuto, non solo materiale
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 25 set 2024
– MONTEPAONE (CZ) – 5 OTTOBRE 2024 – L’ottava edizione del premio “Cora randa” si è svolta a Montepaone Lido, nel residence Albachiara, su iniziativa di Seby Spanò, educatore professionale che opera nel settore delle disabilità e del volontariato.
“Cora randa” in dialetto significa “cuore grande” ed il premio viene appunto conferito a quelle persone che nella vita quotidiana si prodigano per dare una mano agli altri senza pretendere nulla in cambio.
Nei mesi precedenti vengono raccolte le segnalazioni su chi potrebbe meritare questo premio; e così il maggior numero di citazioni va a stabilire il più meritevole.
Quest’anno il riconoscimento è andato ad Anna Fratto, una risorsa per i bisognosi: la sua casa è sempre aperta per chi ha bisogno di aiuto, non solo materiale.
Un premio speciale è andato a Roberta Critelli, impegnata da sempre nel sociale in vari ambiti ,dal mondo della disabilità, agli immigrati, alla scuola.
L’orafo squillacese Luigi Mungo ha offerto le targhe.
Spanò ha inteso ringraziare Franco Procopio e Mariella Bruzzese che con la loro scuola di teatro, “Spazio scenico”, di Soverato, svolgono in maniera encomiabile il ruolo di agenzia educativa e punto di riferimento nel territorio; Mario Iannelli e Tommaso Proganò per la concessione della location; i ragazzi di “Spazio scenico”, Alessandra Procopio, Marco Corasaniti, Silvia Procopio e Alessia Barbieri e Ciro Cosentino, per aver allietato la serata con la loro bravura.
Anche quest’anno la manifestazione si è rivelata come momento d’incontro e principio di nuove e future relazioni fra diverse realtà che operano nel sociale.
«“Siamo angeli con un’ala sola: se non ci abbracciamo nessuno vola” – spiega Spanò – è il sottotitolo della manifestazione.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di far emergere l’esempio visivo e reale e rendere assordante il fare del bene in gratuità di chi opera in silenzio».