25 Luglio 2021
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ACQUA, NO AGLI SPREGHI: AD ARGUSTO GIRO DI VITE
Argusto, veduta
Ordinanza del sindaco per evitare usi diversi dal consumo umano
di Franco POLITO
ARGUSTO (CZ) – 25 LUGLIO 2021 – «E’ fatto divieto, salvo espressa revoca, a tutti i cittadini di utilizzare l’acqua potabile per uso extradomestico, in particolare per l’innaffiamento e il lavaggio di piazzali e automezzi e il riempimento di invasi, l’irrigazione di orti e giardini e comunque per ogni altro spreco ed abuso in genere».
Lo dispone un’ordinanza del sindaco di Argusto, Valter Matozzo.
Le ragioni del provvedimento stanno nella necessità di «impedire sprechi delle risorse idriche – sottolinea il sindaco -, al fine di assicurare l’erogazione dell’acqua per usi potabili domestici della popolazione».
Motivazione che diventano ancora più stringenti alla luce «che l’acqua è un bene prezioso e limitato e che deve, prima di tutto, soddisfare i fabbisogni per gli usi alimentari ed igienico-sanitari» evidenzia ancora Matozzo.
Ma vi è di più. «La stagione estiva porta con sé il fenomeno della diminuzione dei livelli delle fonti di approvvigionamento e, conseguentemente, della riduzione della portata di acqua potabile erogata alla quasi totalità dei Comuni calabresi – fa notare il primo cittadino – . Anche per questo motivo si ripropongono i problemi relativi ai disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile per usi domestici causati dal contemporaneo e massiccio utilizzo per innaffiamento di orti, giardini, lavaggio autovetture e simili, e che tale utilizzo mette a rischio le scorte d’acqua accumulate creando perdite di pressione lungo le tubazioni che possono penalizzare l’erogazione verso le utenze poste alle quote più sfavorite».
Ecco che l’eccessivo consumo di acqua potabile diverso dall’uso strettamente domestico non deve compromettere la fornitura agli usi civili.
«Per evitare ciò oltre a possibili situazioni di emergenza è opportuno limitare l’utilizzo dell’acqua distribuita dall’acquedotto ai solo fini igienico – potabili, garantendo l’uso prioritario per il consumo umano rispetto a tutti gli altri usi» conclude Matozzo.