ACQUA NON POTABILE A SQUILLACE, I DUBBI DI ZOFREA (AGGIORNATO)
Il consigliere comunale di opposizione: “Chiediamo all’amministrazione comunale di prendere misure immediate per risolvere questo problema cronico”. Il sindaco Muccari: “Al lavoro per tornare a condizioni di normalità”
di REDAZIONE
– SQUILLACE (CZ) – 15 FEBBRAIO 2024 – «Urgente: L’ acqua di Squillace non è sicura!
Oggi, con grande preoccupazione, dobbiamo nuovamente affrontare una realtà preoccupante. Per l’ennesima volta, negli ultimi anni, l’Asp ha rilevato la non potabilità dell’acqua nella nostra città.
Mediamente, ogni quattro mesi, come un orologio, ci troviamo di fronte a un’ordinanza di non potabilità. Questa non è solo una questione di disagio, ma una seria minaccia per la nostra salute.
È inaccettabile che i cittadini di Squillace debbano continuamente affrontare questa incertezza e rischio. La sicurezza dell’acqua è un diritto fondamentale, non un privilegio.
Chiediamo all’amministrazione comunale di prendere misure immediate per risolvere questo problema cronico.
Vogliamo risposte chiare e azioni concrete.
Come possono le nostre famiglie, i nostri anziani, i nostri bambini vivere in sicurezza se l’elemento più basilare della vita, l’acqua, è una costante fonte di preoccupazione?»
Lo afferma in una nota Vincenzo Zofrea, consigliere comunale di opposizione con “TuttInsieme per Squillace” dopo che il sindaco Pasquale Muccari ha vergato un’ordinanza (l’ultima) di non potabilità dell’acqua nel centro storico, tra piazza Castello, viale Fuori Le Porte, viale Cassiodoro e zone limitrofe.
Il provvedimento, adottato per la presenza di torbidità fuori dai parametri consentiti dalla legge, contiene in via cautelativa il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, il lavaggio e igiene orale, il lavaggio stoviglie o utensili da cucina, il lavaggio delle apparecchiature sanitarie, il lavaggio degli oggetti per l’ infanzia.
Può, invece, essere usata per la pulizia della casa e il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona.
«L’ufficio tecnico comunale – fa sapere Muccari – l’amministrazione comunale e il soggetto gestore stanno provvedendo, con la massima urgenza, all’adozione di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro, finalizzate alla riconduzione delle acque
nei parametri di legge.
Il divieto avrà durata sino a revoca dell’ordinanza, a seguito degli interventi necessari e del conseguente ripristino delle condizioni di potabilità».