ADDIO A FORTUNATO NOCERA, IL RICORDO DI SALVATORE MONGIARDO
Fortunato Nocera
Riceviamo e pubblichiamo:
PRESERRE (CZ) – 21 OTTOBRE 2022 – Il 19 ottobre 2022 è morto il mio carissimo amico Fortunato Nocera, i cui funerali si svolgeranno domani 21 ottobre alle ore 16.00 a San Luca (RC). Nato, così lo chiamavamo, già Direttore della Fondazione Corrado Alvaro, era amato da tutti per la sua grande umanità. Ci fece conoscere il Prof. Antonio Piromalli che aveva intuito lo struggente amore che tutti e due avevamo per la Calabria.
Nato fu ben lieto di partecipare al Sissizio tenuto alla Pietra Cappa nel 2002 e da allora ci siamo rivisti diverse volte e ci siamo sentiti con regolarità. Mi piace ora ricordarlo con un breve passo tratto dal mio libro Cristo ritorna da Crotone, che riporta un incontro al quale partecipavano anche Mario Dominijanni ed Aurelio Pelle.
‘’Nel bar della piazza di San Luca bevemmo il migliore caffè del mondo, e Fortunato disse: Alla fine anche Corrado Alvaro ha abbandonato la Calabria, non ha più rimesso piede a San Luca e nei suoi libri ha diffuso un’immagine oleografica di questi posti. La realtà qui è molto più dura, ti mangia l’anima, ti scava dentro perché non si vede una via d’uscita.
Aurelio confermò lo sconforto del vivere in Calabria: una vera condanna in una terra amara, che però lui amava.
Osò sperare: Forse ci vuole un uomo nuovo, un grande filosofo, un maestro capace di capire questa realtà tremenda e portarla verso una nuova meta; ci vorrebbe un colpo d’ala come non si è mai visto finora. C’è tanta gente che spera e ha sete di giustizia.
E gli stessi criminali non fanno una bella vita… ‘’
Nato volle iscriversi come decimo socio della Nuova Scuola Pitagorica e da allora ha sempre seguito con attenzione e affetto il nostro cammino. In realtà egli sperava ardentemente che noi potessimo operare quella rigenerazione che salvasse l’umanità dalla violenza.
Nella nostra ultima conversazione, Nato volle ascoltare ancora una volta quanto vado dicendo e scrivendo: solo l’etica corretta, quella praticata nell’antica Italia, che Pitagora comprese e formalizzò nei cinque principi del Pentalogo, può migliorare il mondo. I disastri della storia umana provano che la mancata osservanza di quei principi etici porta desolazione e morte.
Caro Nato, dormi sereno perché dalla Calabria si leva ora quella fontana di luce che tu sognavi con la scoperta che l’etica è una scienza esatta capace di redimere il mondo”.