AGGREDIRONO GIOVANE TIFOSO, DASPO PER QUATTRO PERSONE IN CALABRIA
Episodio risale allo scorso 11 febbraio
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 22 MARZO 2023 – Quattro persone, di età compresa tra i 23 ed i 32 anni, sono state arrestate e poste ai domiciliari dalla polizia di Stato con l’accusa di essere stati i responsabili dell’aggressione messa in atto l’11 febbraio scorso ai danni di un giovane tifoso della Paolana, che aveva seguito la propria squadra in trasferta, a conclusione dell’incontro con la Promosport, valido per il campionato di Eccellenza.
I quattro sono stati arrestati sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Lamezia Terme su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dal personale della Uigos del Commissariato di Lamezia Terme.
L’aggressione venne messa in atto, con l’utilizzo di spranghe e bottiglie, nel momento in cui il tifoso della Paolana, mentre era in compagnia di alcuni amici, si accingeva a salire a bordo della propria auto per fare rientro a Paola.
Al giovane, nella stessa occasione, fu sottratto uno zainetto contenente il portafogli con denaro e documenti, uno striscione e una sciarpetta con i colori della Paolana.
Promosport, gli arrestati non sono nostri tifosi
Le quattro persone arrestate per l’aggressione al sostenitore della Paolana “non sono tifosi della Promosport”.
A specificarlo, in un comunicato, è la stessa società calcistica di Lamezia Terme in relazione agli arresti eseguiti oggi dalla Polizia per l’aggressione subita da un tifoso della Paolana a conclusione dell’incontro giocato in casa della Promosport l’11 febbraio scorso.
“Subito poco dopo l’accaduto – é detto nella nota – il presidente della Promosport Folino e tutta la società hanno preso le distanze, mostrando vicinanza e collaborazione con le forze dell’ordine.
Lo stesso tifoso della Paolana aggredito, in un suo post sulle pagine social, ha ringraziato la Promosport per l’attenzione alla sua persona, chiarendo che ad aggredirlo non fossero stati tifosi della Promosport.
Si ringraziano le forze dell’ordine per avere individuato in poco tempo i responsabili”.