6 Agosto 2019
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ALBERI DI ALTO FUSTO TAGLIATI NEL CATANZARESE, UNA DENUNCIA
Interessata una superficie boscata estesa complessivamente quasi 6 ettari
di REDAZIONE
MOTTA SANTA LUCIA (CZ) – 6 AGOSTO 2019 – Nel corso di mirate attività di polizia ambientale, avviate su segnalazione della Regione Calabria, nel comune Motta Santa Lucia in Località Vado delle Fosse, in provincia di Catanzaro, la stazioni Carabinieri forestale di Nocera Terinese ha accertato che era stato eseguito un taglio abusivo in un bosco di alto fusto di pino laricio e altre resinose, su una superficie boscata estesa complessivamente quasi 6 ettari.
I militari, acquisite preliminarmente le informazioni sulla mancanza delle previste autorizzazioni in materia, individuata l’area interessata dal taglio, hanno provveduto ad eseguire gli accertamenti e i rilievi di rito, anche tramite i servizi del SIM (sistema informativo della montagna), e deferito all’Autorità giudiziaria la ditta boschiva responsabile, delegata in precedenza dal rappresentante di una società proprietaria del bosco stesso, sia per il taglio abusivo delle piante che per aver realizzato una stradella abusiva per smacchiare le piante.
In particolare la ditta boschiva delegata, procedeva a predisporre un progetto di taglio ed a presentarlo al competente ufficio della regione Calabria, e senza attendere gli esiti dell’istruttoria, eseguiva il taglio delle piante, tra l’altro in quasi totale difformità del progetto presentato.
Complessivamente sono state tagliate abusivamente senza il preventivo nulla-osta paesaggistico ambientale e il nulla osta idrogeologico, 215 piante di pino laricio e altre resinose, dai diametri variabili da cm 15 a cm 60, su una superficie di quasi sei ettari realizzando anche due stradelle abusive lunghe complessivamente circa 150 metri e per una larghezza media di circa 2,5 metri in una zona vincolata sia paesaggisticamente che idrogeologicamente.
Il soggetto è stato deferito alla competente AG per la violazione delle norme in materia paesaggistico-ambientale e urbanistico-edilizia, e tutta la superficie boscata e le stradelle abusive coinvolte sono stati sottoposti a sequestro, già convalidato dalla stessa Autorità giudiziaria.