18 Luglio 2020
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ALLA CITTADELLA REGIONALE IL NOME DI CASSIODORO, “TUTTINSIEME PER SQUILLACE”: «È GIUNTA L’ORA»
I consiglieri comunali Oldani Mesoraca e Vincenzo Zofrea hanno sollecitato il sindaco a fare richiesta alla Regione. “A breve presenteremo in consiglio comunale una proposta di delibera”
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 18 LUGLIO 2020 – Chiedere alla Regione che la Cittadella di Germaneto venga intitolata a Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, illustre politico e letterato di Squillace, vissuto tra il 490 e e il 580 d. c., autore delle Variae e delle Institutiones divinarum et saecularium litterarum, oltre che fondatore del Vivarium, un monastero che, fornito di una ricca raccolta di codici e di uno scriptorium, divenne il prototipo dei centri culturali monastici del Medioevo.
La proposta indirizzata al sindaco Pasquale Muccari tramite Facebook, arriva da Oldani Mesoraca e Vincenzo Zofrea, consiglieri comunali del gruppo di opposizione “TuttInsieme per Squillace”.
«Anche nella precedente consiliatura regionale – sottolineano – qualcuno propose, all’allora presidente della Giunta, così come ha fatto ieri il consigliere Francesco Pitaro, d’intitolare la sede degli uffici regionali della Cittadella alla nobile figura del nostro grande concittadino Magno Aurelio Cassiodoro.
Non se ne fece nulla. Nei mesi scorsi, sono state dedicate, giustamente, le vie interne della Cittadella ai diversi Presidenti che si sono succeduti nel tempo. Una bella cosa. Ma non è un controsenso che vi siano le vie mentre la città è senza nome?»
Mesoraca e Zofrea aggiungono: «Cogliendo questa occasione, riteniamo sia giunta l’ora, così come le avevamo indicato in passato, di fare formale richiesta, con una delibera del Consiglio comunale, che la Cittadella regionale venga intitolata al nostro Cassiodoro, fondatore, tra l’altro, della prima Università d’Europa».
“TuttInsieme per Squillace”, concludendo, anticipa, che «presenteremo in consiglio comunale, essendoci tutti i presupposti storici e culturali che, ovviamente, motiveremo in maniera ampia e compiuta, una proposta di delibera con l’auspicio che possa essere approvata e, poi, accolta, dalla Presidenza della Giunta regionale».