AMA CALABRIA, A LAMEZIA TERME GEPPY GLEIJESES TRIONFA CON L’OMAGGIO A EDUARDO DE FILIPPO
La commedia è stata replicta ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro
di REDAZIONE
– PRESERRE (CZ) – 26 OTTOBRE 2023 – Intrecci amorosi, pazzie simulate e tanto divertimento. Con “Uomo e galantuomo”, tragedia degli equivoci in tre atti scritta da Eduardo De Filippo, la stagione teatrale di AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, ha vissuto la sua serata inaugurale nel Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, prima delle due repliche calabresi.
Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e Ernesto Mahieux hanno dato vita a una rappresentazione che, nonostante, sia stata scritta 101 anni fa, mantiene intatta la freschezza e la contemporaneità di una scrittura che ha mantenuto intatto il vigore originario.
L’evento, organizzato da AMA Calabria è realizzato con il sostegno dei fondi relativi agli avvisi pubblici per il teatro emanati dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria.
Sin dalla prima scena si denota quanto sia nelle intenzioni del regista Armando Pugliese di restare fedele al testo di Eduardo. Le lenzuola stese ad asciugare danno subito l’esatta dimensione in cui gli attori si muovono.
C’è tutto il teatro napoletano classico, ma anche l’innovazione che si inserisce perfettamente all’interno del tessuto della commedia.
La storia racconta di una Compagnia di attori, che definire tali potrebbe sembrare azzardato, scritturata dal ricco e stravagante Alberto De Stefano, interpretato da Lorenzo Gleijeses.
Ognuno di loro rappresenta figure apparentemente improbabili, ma uniti dallo stesso amore per il teatro, nonostante inseguire l’arte per loro non sia fonte di ricchezza né di gloria.
Reduci da un insuccesso, nessuno di loro cede ai fallimenti e cerca il riscatto provando il dramma “Malanova” di Libero Bovio.
Il capocomico Gennaro De Sia, uno strepitoso Geppy Gleijeses, guida con caparbietà i suoi compagni in una prova che risulta essere esilarante, grazie anche alla presenza di Attilio (Gino Curcione), un disastroso suggeritore, che non tiene conto delle pause, delle virgole, e a quale personaggio attribuire le battute.
Una scena che si ripete nel pieno rispetto del teatro di Eduardo e che suscita grande ilarità nel pubblico.
Inevitabile nel racconto gli amori e i tradimenti, a cui si aggiungono finte pazzie, che creano la struttura sulla quale si basa l’intera storia. Di grande impatto la scenografia dei tre atti in cui si dipana l’intera vicenda.
Padrone del palcoscenico è un formidabile Geppy Gleijeses, che conferma ancora una volta di riuscire a calarsi alla perfezione nei panni dei protagonisti delle opere di De Filippo.
La gestualità, la dialettica e la comicità mettono in mostra la capacità di dare al suo personaggio uno spessore che non può essere ignorato. E’ lui a cucire ogni singolo momento della commedia con una presenza importante, ma mai invadente.
Di tutto ciò si giova l’intera Compagnia che, oltre ai già citati Ernesto Mahieux e suo figlio Lorenzo, si avvale delle ottime interpretazioni di Patrizia Spinosi, Ciro Capano, Gino Curcione, Roberta Lucca, Irene Grasso, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Salvatore Felaco e Demi Licata, con i quali è evidente un perfetto affiatamento.
“Uomo e galantuomo” mantiene il suo status di capolavoro anche nella versione di Armando Pugliese.
L’intendimento del regista e di Geppy Gleijeses è di non trascurare il passato, tracciando al tempo stesso le linee di confine della recitazione. Merito anche della scrittura di Eduardo De Filippo, che ancora oggi riesce ad esprimere emozioni contagiose.
Tutta la Compagnia si muove armonicamente, pur seguendo i tempi comici dettati da Gleijeses padre, che provoca grande empatia con il pubblico anche nelle semplici ripetizioni di intercalari come “Io tenevo una buatta”.
La stessa “buatta” che, cadutagli sui piedi, gli ha provocato delle ustioni.
Uno dei tanti episodi che caratterizzano l’intera commedia.
Con “Uomo e galantuomo” Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses, Ernesto Mahieux e l’intera Compagnia sono riusciti a riportare nei nostri cuori una commedia divertente, che il pubblico presente ha salutato con un lungo applauso e una standing ovation che è un chiaro tributo agli attori e a un autore indimenticato, che tanto saprà trasmettere alle nuove generazioni.
Ieri sera replica al Teatro Comunale di Catanzaro, alle ore 21:00.