AMARONI (CZ) – Devito: “Intitolare la sala consiliare al poeta Salvatore Cancelliere”
L’ex sindaco amaronese ritiene doveroso conservare alle future generazioni il ricordo di chi ha interpretato come pochi l’amaronesità
di Fra. Po.
AMARONI (CZ) – 21 FEBBRAIO 2015 – Parla da ex amministratore. Parla da innamorato della poesia e dell’uomo Salvatore Cancelliere, il cantore dell’Amaroni bucolica scomparso domenica scorsa tra lo sgomento dell’intera comunità amaronese.
Rocco Antonio Devito lancia al consiglio comunale la proposta di intitolargli la sala consiliare di Palazzo Canale <<perché, nei confronti delle future generazioni ne sia perpetuato il ricordo con una targa e, perché no, anche con una fotografia>>.
La richiesta, giunta sulla scrivania del sindaco reggente Gino Ruggiero, <<è un dovere – scrive Devito – non tanto per il legame di amicizia che mi legava con il defunto, quanto perché egli ha saputo degnamente incarnare con le sue doti di cultura e di umanità, soprattutto locale, lo spirito di un’intera popolazione>>.
Devito ricorda che Cancelliere <<alla nostra Amaroni e alle sue tradizioni, che egli ha tanto amato da cantarne le lodi con il sublime mezzo della poesia, ha dedicato la propria esistenza come amministratore, essendone stato più volte consigliere comunale e una volta sindaco, come cittadino onesto ed esemplare, come tenace autore e difensore della natura e della faticosa ricchezza che faticosimante può ritrarsi dal lavoro dei campi interpretando lo spirito contadino del luogo e il genio della trasformazione del prodotto agricolo>>.
Di Cancelliere Devito rammenta la “delicatezza d’animo” trasfusa <<nella sua intensa produzione poetica e nella prontezza con la quale si è sempre impegnato in favore dei suoi concittadini>>.
Poi Devito nella missiva “si mette da parte” preferendo lasciare spazio al consigliere regionale Arturo Bova che <<nel suo discorso funebre – sottolinea Devito – ha esaltato la figura di Cancelliere definendolo come “una ricchezza per Amaroni”. Una ricchezza che non va dispersa e va preservata dall’impetuoso avanzare del tempo>>.