29 Dicembre 2015
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AMARONI (CZ) – QUOTE SOCIETARIE, CONSIGLIO DICE ADDIO A SCHILLACIUM SPA
Palazzo Canale, sede del municipio amaronese
Mantenute, invece, quelle di Asmenet Arl. Approvato anche Regolamento biblioteca comunale “Tiziano Terzani” e approvata variazione bilancio per manovra da 78 mila euro
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 29 DICEMBRE 2015 – Rinviato a causa della tragica morte di un operaio 40enne che ha sconvolto l’intera comunità, il consiglio comunale si ritrova ieri nella sala delle adunanze di Palazzo Canale.
Tra le fila della maggioranza di “Democrazia è partecipazione” manca il consigliere Vittorio Caccamo. Ci sono tutti, invece, gli esponenti dell’opposizione Barbara Olivadoti, Luigi Foderaro e Rossella Laugelli.
I punti da approvare sono in tutto sette. Il primo, la ratifica della delibera di Giunta n. 47 del 30 novembre scorso che contempla una variazione di bilancio per una manovra di 78 mila euro, passa a maggioranza. Gli oppositori si astengono. Prima della votazione apre le danze dell’argomento la relazione del vicesindaco con delega al Bilancio e alla Programmazione Economica Teresa Lagrotteria.
Di slancio il Consiglio approva il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie predisposto dal sindaco Luigi Ruggiero. Il Consiglio dice “sì” anche alla scheda tecnica ex art. 1, comma 611 Legge 190/2014 determinandosi per il mantenimento delle quote Asmenet Arl e la dismissione di quelle della Schillacium Spa.
“Le quote in capo al Comune – sottolinea il sindaco – riguardano la Schillacium Spa, per 33.629 euro, e le quote di Asmenet Arl per lo 0,18% del capitale societario”. Dopo Il suo dire viene ripercorsa la vicenda Schillacium. L’assise si determina per la dismissione delle relative quote “atteso che la società risulta inattiva – aggiunge il primo cittadino – e non abbiamo più servizi in corso alla stessa. La società non ha presentato bilanci successivi al periodo d’imposta 2011. Dalla visura camerale del 2014 si evince che la società non ha alcun dipendente e gli amministratori sono in numero superiore a quello dei dipendenti. E proprio la legge 190 del 2014 prevede la soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti”.
Del tutto diversa la situazione Asmenet. Il Consiglio si esprime per il mantenimento delle quote “sia perchè la società eroga servizi importanti – evidenzia il vicesindaco nella sua relazione – quali servizi di e-governement, firma digitale, mercato elettronico, ecc., sia per l’esiguità della partecipazione”.
l Consiglio, inoltre, senza alcun margine di apprezzamento discrezionale, dice “sì” alla legittimità di due debiti fuori bilancio. Uno è quello derivante dalla sentenza n. 1182 del 2015 del Tribunale di Catanzaro che, emessa in seguito al giudizio civile intrapreso dal Comune per vedersi riconoscere il diritto di proprietà acquisito per usucapione su una porzione di terreno, è stato condannato al pagamento di 2 mille 383,48 euro. Contraria l’opposizione, in controtendenza rispetto a quando, alla guida del paese, si rese promotrice delle causa persa perché non è stata raggiunta la prova del possesso ventennale. L’altro, invece, deriva dalla sentenza del giudice di pace di Squillace n. 187 del 2014. La decisione condanna il Comune di Amaroni al pagamento della somma di 4 mila euro con l’accollo del 50% di responsabilità per una caduta su strada comunale. Voto a favore di maggioranza e opposizione.
Unanime il voto anche sul Regolamento della biblioteca comunake “Tiziano Terzani”. Sul punto relaziona Antonio Devito, consigliere delegato alle Politiche Giovanili e Cultura. L’amministratore mette in evidenza “le competenze del Consiglio di Biblioteca e l’importanza per Amaroni di questa bellissima realtà, nata da poco più di un anno ma che oggi vanta circa 1400 testi, postazioni internet. Devito pone l’accento “sull’obiettivo di un ampliamento e l’inserimento nel Sistema bibliotecario della Provincia” e sul progetto, in itinere, “per l’inserimento nel circuito bibliotecario del bacino del Gal Serre Calabresi.
Arriva la chiusura: ed è ancora unitario il voto che delibera sulla richiesta di permuta di area comunale avanzata da un cittadino Amaronese.