9 Gennaio 2020
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AMARONI, LA “CROCIATA” DI ROCCO DEVITO CONTRO LE MALATTIE DELL’ULIVO
Chiesta la convocazione di un consiglio comunale urgente per discutere delle problematiche assieme a sindaci, Camera Commercio, sindacati e candidati a presidente
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
AMARONI (CZ) – 9 GENNAIO 2020 – La convocazione urgente di una seduta del consiglio comunale per trattare le problematiche relative alle malattie degli uliveti del territorio.
È stata richiesta al sindaco di Amaroni dall’ex primo cittadino Rocco Devito.
Alla riunione, secondo la proposta, dovrebbero essere invitati i sindaci dei comuni vicini, rappresentanti della Camera di Commercio, i sindacati agricoli ed anche i candidati alla carica di presidente della Regione Calabria per le eventuali future iniziative politiche sulla materia.
Secondo Devito, infatti, «la produzione olivicola è una delle basilari risorse dell’intera produzione agricola regionale e costituisce la principale attività economica dei centri dell’entroterra.
Essa viene compromessa ad Amaroni e nei centri limitrofi a causa del “cicloconio” o “occhio di pavone”, del batterio “pseudomonas savastanoi” e del “tripide” che colpiscono le foglie e i frutti dell’ulivo».
Lo stesso ex amministratore si dice preoccupato perché «le piante di ulivo possono essere seriamente danneggiate e, quindi, è necessario che vengano trattate a tappeto per evitare il rischio della perdita dell’intero prodotto, che determinerebbe per le aziende calabresi e del comprensorio amaronese una gravissima perdita economica».
Amaroni si trova al centro di una zona dove si produce un ottimo olio d’oliva e al centro di un continuo interesse nel settore della produzione olivicola e dei prodotti correlati.
«Il futuro della nostra economia – rileva Devito – è posto maggiormente sui prodotti agricoli e sull’olivicoltura. L’occhio di pavone, in particolare, è una fitopatia dell’ulivo che può causare gravi danni alla pianta e ai frutti, se non si interviene tempestivamente con una cura adeguata.
Causa un’intensa cascola delle foglie, con seccume dei rami e danni sia sulla produzione che sull’habitus vegetativo delle piante.
Nel nostro territorio è molto diffusa la pianta d’ulivo detta “carolea” che è molto suscettibile alla malattia e richiede, pertanto, la realizzazione di interventi preventivi e curativi».