ANZIANO MORTO IN ROGO A REGGIO CALABRIA, IN MANETTE 45ENNE
E’ stato un omicidio. Il rogo appiccato dopo il delitto
Fonte: ANSA.IT CALABRIA
REGGIO CALABRIA – 24 MAGGIO 2023 – Non è stato un incendio casuale quello in cui è morto Giuseppe Latella, di 76 anni, il cui cadavere è stato trovato la notte del 14 settembre 2022 dai vigili del fuoco nel suo appartamento in via Nicola Furnari a Reggio Calabria.
In realtà l’anziano è stato ucciso.
Con l’accusa di omicidio e di incendio doloso, la polizia ha arrestato un 45enne, Roger Sagnipun, di nazionalità filippina, per il quale il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri.
A distanza di 8 mesi, le indagini della Squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, hanno consentito ai pm di fare piena luce su quello che sembrava un incidente domestico e che, invece, si è rivelato frutto di un’azione dolosa.
Secondo l’accusa, infatti, Sagnip ha prima ucciso Latella soffocandolo e poi ha dato alle fiamme il suo appartamento provocando un incendio di vaste dimensioni ed una conseguente deflagrazione.
La sezione omicidi della Mobile è risalita all’uomo attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerose telecamere, ma anche con intercettazioni telefoniche ed analisi di tabulati dopo che gli accertamenti medico legali avevano stabilito che la morte di Latella era da ricondurre ad una ostruzione meccanica delle vie respiratorie che aveva provocato anche delle microfratture maxillofacciali.
Una volta esclusa la presenza di fumo nei polmoni della vittima, gli investigatori sono giunti alla conclusione che l’assassino avesse appiccato il fuoco dopo aver soffocato Latella. Le telecamere di videosorveglianza, poi, hanno consentito di ricostruire, quasi interamente, il percorso sia di andata che di ritorno di Sagnip, domiciliato, ai tempi, nei pressi della casa della vittima dove è entrato utilizzando le chiavi.
L’indagato, infatti, conosceva Latella che era assistito da una badante, anche lei filippina, con la quale Sagnip aveva un rapporto di frequentazione.
La donna è stata iscritta nel registro degli indagati. La sua posizione è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria che sta proseguendo le indagini per individuare il movente del delitto.