ARMONIE D’ARTE FESTIVAL NETWORK, A SOVERATO DUE ECCEZIONALI CONCERTI ECCEZIONALI
All’Orto Botanico sono attesi Jacques Morelenbaum (17 luglio) e Hiromi (18)
di REDAZIONE
– SOVERATO (CZ) – 14 LUGLIO 2024 – Due eccezionali concerti internazionali per il network di Armonied’Arte Festival, che tocca anche Soverato in un luogo fantastico come l’Orto Botanico polmone di macchia mediterranea con il suggestivo affaccio sul mare: il 17 luglio alle 22.00 arriva la grande tradizione della bossa nova brasiliana nell’interpretazione straordinaria del quartetto di un musicista altissimo, Jacques Morelenbaum, che ricordiamo anche al fianco di giganti del calibro di Tom Jobim, Caetano Veloso (già ospite di Armonie d’Arte Festival nle 2018 ) Ryuichi Sakamoto fra molti altri.
Insieme a lui la moglie Paula, cantante dal timbro chiarissimo ed elegante, in un programma pieno di sinuosa passione e raffinatissima tecnica che omaggerà l’immenso patrimonio musicale della nazione sudamericana ormai da decenni protagonista della scena globale.
D’altronde da Heitor Villa Lobos in poi, il violoncello è diventato una delle icone musicali del Brasile; infatti il suo timbro dolce e romantico, l’incredibile somiglianza del suo suono con la voce umana e la sua naturale flessibilità tra articolazioni oscillanti e pura poesia fanno sì che questo strumento, di origine europea, assuma un’identità molto brasiliana.
Combinando tutti questi elementi, il violoncellista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e produttore cheè Jaques Morelenbaum offre una visione che coniuga tradizione e innovazione con un infallibile fascinazione del pubblico.
<<Siamo felicissimi di questo concerto – dichiara la direzione artistica Chiara Giordano – perchè in linea completa con la nostra ratio culturale, laddove le permanenze della tradizione della bossanova intersecano i sound, i ritmi, le nuove rotte musicali del Brasile contemporaneo, facendo viaggiare il suo immenso patrimonio artistico lungo le rotte di tutto il mondo.>>
Un concerto stupefacente che segna un lungo , continuo e incredibile percorso: infatti dall’album di debutto di Hiromi “Another Mind” (2003) il suono della pianista di fama mondiale si è evoluto ad ogni uscita, cancellando i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione.
Ora cambia nuovamente rotta con il suo album più pesante e funky: “Sonicwonderland.”
ll 18 luglio è la volta di un concerto che si preamnnuncia memorabile: infatti dopo la sensazionale performance del 2014, ritorna ad Armonied’Arte Festival la pianista giapponese Hiromi, nel frattempo diventata un’autentica superstar del Jazz, dopo oltre vent’anni di pubblicazioni e partnership di assoluto livello.
Tecnica eccelsa, brillantezza, creatività, si inseguono nei concerti di questa virtuosa tenuta a battesimo dai Maestri Chick Corea e Stanley Clarke, per poi spiccare il volo per una carriera solista dai consensi entusiastici ed unanimi in tutto il mondo.
Con il suo quartetto in cui spicca il nipote d’arte Adam O’Farrill, (il nonno Chico è stato uno dei progenitori del più ruggente ed autentico suono cubano), presenterà “Sonicwonder”, il suo ultimo album che ne riassume estro e meraviglia, anche nell’utilizzo del sintetizzatore oltre che del prediletto pianoforte.
Esibizioni stupefacenti che segnano un lungo, continuo e incredibile percorso che cancella i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione.
E su questo concerto ci dice la direttrice Giordano:<< Il jazz è sincretismo culturale, musica che arriva lungo rotte di mare che uomini e donne dall’Africa nera approdavano forzatamente nell’America bianca portando il loro sound, il loro canto nelle lunghe e dure ore di lavoro nei campi, e ha coniugato mondi lontanissimi, ha camminato strade che intersecavano storie e destini diversi, e tutti i colori.
Ancora oggi raccoglie eredità in cui ogni linguaggio musicale appare, ed è, possibile, rigenerandosi.
Questo è anche e straordinariamente HIROMI.
Dunque, in coerenza con i nostri temi generali e annuali, parliamo esattamente di “permanenze” e ”nuove rotte”, non solo mediterranee ma globali, in una Calabria straordinaria che vale il Viaggio>>.