18 Maggio 2020
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ASSOCIAZIONE “VALENTIA”, UN IMPEGNO SOLERTE CONTRO IL VIRUS
Continuano le donazioni a favore dell’ospedale cittadino
Fonte: ILVIZZARRO.IT
VIBO VALENTIA – 18 MAGGIO 2020 – Proseguono le donazioni dell’associazione Valentia volte a fronteggiare la pandemia da Covid-19, tramite la raccolta fondi che ha visto l’adesione di decine di associazioni, aziende e centinaia di cittadini, in collaborazione con Calabria Food e Welcome To Favelas Vibo.
Il sodalizio, infatti, in questa settimana ha pensato sia alla sicurezza dell’ospedale di Vibo – donando ulteriori tre monitor multi parametrici – che agli operatori del territorio e ai medici dei poliambulatori dell’Asp, donando 90 visiere protettive, dispositivi di sicurezza fondamentali per rendere più agevole il lavoro del personale medico e per garantire la sicurezza degli utenti.
«Abbiamo sentito il dovere di dare il nostro sostegno anche agli specialisti dei poliambulatori della provincia di Vibo Valentia – sostiene il presidente Lo Bianco – e ai medici che hanno ripreso a pieno regime l’attività ambulatoriale, i quali non sono meno a rischio dei loro colleghi ospedalieri; a coloro i quali, con grande spirito professionale e abnegazione, stanno donando il proprio impegno giornaliero per i cittadini del comprensorio vibonese, in completa aderenza e assonanza con le linee strategiche del sistema sanitario.
I ragazzi della “Valentia” continuano senza sosta a donare il proprio solerte impegno per rendere il territorio vibonese e i suoi cittadini più sicuri, per arginare nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria che ci sta affiggendo da ormai diversi mesi.
È indubbio – prosegue Lo Bianco – che l’emergenza epidemiologica abbia causato degli ingenti disagi ai vari settori dell’economia e alle attività commerciali, le quali senza non poche difficoltà sono ormai in procinto di riaprire totalmente i battenti e di ripartire da zero. Il Covid-19, se da un lato ci ha portato a un depauperamento dell’economia nazionale e a una crisi esistenziale, dall’altro è servito senza dubbio da monito un po’ per tutti.
Ci ha fatto davvero apprezzare le piccole cose della vita, la quotidianità, quei gesti e quegli atteggiamenti a cui sovente non davamo peso. Ci ha ricordato quali siano i veri valori della vita, sviluppando in ciascuno di noi una forte empatia, sensibilità, riconoscenza nei confronti di chi è sempre pronto ad aiutarci e a sostenerci.
Ci è servito ad amare in modo viscerale i nostri cari, ad aiutare chi sta peggio di noi, a modificare le nostre scorrette abitudini; ad essere più misericordiosi, ad avere sempre un barlume di speranza, che forse non abbiamo mai avuto veramente.
Troppo spesso il logorio e la frenesia della vita ci conduce ad essere troppo egoisti per aver tempo di curarci anche dei problemi degli altri, non pensando mai a chi sta peggio di noi.
”Homo homini lupus”, recitava una celeberrima espressione plautina: la natura dell’uomo è essenzialmente egoistica, è legata alla sopraffazione altrui.
Dobbiamo riuscire ad essere persone migliori – conclude il presidente Lo Bianco – aspirare ad un nuovo umanesimo, continuando a rispettare in modo pedissequo le regole e i decreti imposti, senza mai abbassare la guardia e sottovalutare l’emergenza. Solo così, insieme, riusciremo a superare e a vincere anche questa guerra».