ATTACCO FRONTALE ALLO STATO, IN FIAMME AUTO DELLA GUARDIA COSTIERA NEL COSENTINO
A Praia a Mare. Sindaco: “Gesto contro la legalità”
di REDAZIONE
– PRAIA A MARE (CS) – 26 LUGLIO 2024 – Un’automobile della Guardia costiera è stata incendiata la scorsa notte da persone non identificate a Praia a Mare, nell’alto Tirreno cosentino.
La vettura (una Fiat Panda) ha subito gravi danni nella parte posteriore.
Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri, che, riguardo il movente, non escludono al momento alcuna ipotesi.
“Si tratta – ha detto il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo – di un attacco frontale allo Stato, alla legalità.
Lo condanniamo con forza e abbiamo garantito massima collaborazione alla capitaneria di Porto e ai carabinieri per assicurare i responsabili alla giustizia.
Questa mattina (ieri, ndr) ho sentito sia il comandante del Circomare, Michele Lenti, che il capitano dei carabinieri Daniele Del Gaudio per comunicare al primo la nostra solidarietà e al secondo la disponibilità piena della nostra polizia locale a collaborare alle indagini”.
Molinaro: “Un gesto criminale”
“Un gesto criminale animato da logica criminale da parte di chi si vuole sottrarre a obblighi e controlli e rispettare la legalità. Sin dai primi accertamenti, è stato accertato che le fiamme che hanno avvolto l’auto sono di origine dolosa.
La Guardia Costiera insieme ad altri compiti di vigilanza svolge un lavoro importante e prezioso di tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi, delle coste: il patrimonio più grande che abbiamo!
Esprimo la mia massima solidarietà e vicinanza personale e istituzionale al comandante e agli uomini della Guardia Costiera ed alla comunità di Praia a Mare e auspico che quanto prima le indagini individuino i responsabili che hanno compiuto un gesto gravissimo che ha messo in pericolo anche le persone.
Nessuno deve poter pensare di compiere certi atti e restare impunito.
Sempre di più, istituzioni, forze sociali e cittadini dobbiamo fare squadra con i tutori della legalità per respingere qualsiasi forma di intimidazione”.
Questo quanto dichiara Pietro Molinaro Presidente Commissione consiliare “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”.