15 Giugno 2020
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AUTO CONTRO MOTO, GIOVANE CENTAURO MUORE SULLA 106
Corpo del centauro è stato sbalzato a diversi metri di distanza
di REDAZIONE
MANDATORICCIO (CS) – 15 GIUGNO 2020 – Un giovane di 30 anni, Giacomo Capalbo, residente nella frazione di Torretta comune di Crucoli (KR), è morto in un incidente stradale avvenuto ieri sulla strada statale 106, nei pressi di Mandatoriccio, in provincia di Cosenza.
La vittima viaggiava a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata violentemente con un’autovettura che pare giungesse dalla direzione opposta.
Il corpo del centauro è stato sbalzato a diversi metri di distanza e l’uomo è morto sul colpo, mentre le due persone che si trovavano sull’auto sono rimaste leggermente ferite.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso.
La comunità crucolose è rimasta letteralmente colpita dalla tragica scomparsa di Giacomo. Un ragazzo sempre disponibile, gentile, molto educato e, quindi, amato e stimato dall’intera comunità che ora è incredula e rassegnata nel dolore.
Giacomo è la quarta vittima della strada Statale 106 nel 2020 dopo Thomas Costanzo di 19 anni, deceduto a Borgia (CZ), il 12 gennaio, Salvatore Mario Orlando di 54 anni, deceduto a Bova Marina (RC), il 18 gennaio e Alessandro Luppino di 15 anni, deceduto a Casignana (RC).
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche.
Il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia della vittima, ai parenti ed agli amici tutti, all’intera comunità di Crucoli a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”.
Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.