27 Febbraio 2021
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“BASSO PROFILO”, RIDIMENSIONATE LE ACCUSE NEI CONFRONTI DI GIUSEPPE TRUGLIA
Riceviamo e pubblichiamo:
CATANZARO – 27 FEBBRAIO 2021 – «In qualità di difensori di fiducia di Truglia Giuseppe, indagato in ordine al procedimento penale n. 4499/2016 R.G.N.R. – D.D.A. (Op. “Basso Profilo” ), sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con riferimento ad entrambi i capi di imputazione oggetto della imputazione provvisoria (Capo 7 relativo alla violazione dell’art. 353 bis c.p. – turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente- e Capo 9 relativo alla violazione dell’art. 319 c.p. -corruzione per un atto contrario ai propri doveri di ufficio -, ipotesi entrambe aggravate dalla circostanza agevolatrice dell’attività mafiosa ex art. 416 bis -1 c.p. ), riferiamo dell’ordinanza emessa dal Tribunale della Libertà di Catanzaro, all’udienza del 19.2.2021 e depositata in Cancelleria il 22.2.2021, e della quale riportiamo integralmente e pedissequamente il dispositivo:
1 Annulla l’ordinanza in relazione al Capo 7) e, in relazione al capo 8), limitatamente alla circostanza aggravante di cui all’art. 416 bis -1 c.p.;
2 Conferma, per il resto, l’ordinanza e la misura cautelare in atto.
Dunque, con la suddetta ordinanza, sebbene venga confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari, il Tribunale della Libertà ha notevolmente ridimensionato la gravità dell’ipotesi accusatoria originariamente formulata nei confronti di Truglia Giuseppe, escludendo non solo l’ipotesi della turbativa negli affidamenti diretti operati dal Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, ma ancor prima, l’aggravante agevolatrice della presunta associazione mafiosa.
Un risultato che ci soddisfa solo parzialmente.
Aspetteremo di leggere le motivazioni che nei prossimi giorni saranno depositate dal Tribunale della Libertà al fine di argomentare il ricorso per Cassazione che, allo stato delle cose, appare inevitabile».
Avv. Vincenzo IOPPOLI e Avv. Arturo BOVA