BILANCIO DI PREVISIONE, ACCOLTA LA DOMANDA CAUTELARE PRESENTATA DAL GRUPPO DI OPPOSIZIONE “SIAMO CARDINALE”
Cardinale: Palazzo Romiti, sede del municipio
Sospesa la delibera di Consiglio Comunale che vedeva l’approvazione del documento contabile 2024-2026. Riceviamo e pubblichiamo:
– CARDINALE (CZ) – 8 LUGLIO 2024 – «La politica deve essere sempre fatta in modo chiaro e trasparente per far capire al cittadino come si stanno investendo i ricavi provenienti dal pagamento delle nostre tasse!
Se siamo soddisfatti per quanto deciso dal TAR di Catanzaro?
Ovviamente sì!
Ma tutto questo si sarebbe potuto evitare se gli amministratori del nostro Comune avessero saputo sfruttare la sospensione del punto all’ordine del giorno riguardo all’approvazione del Bilancio di Previsione 2024-2026, sospensione da noi richiesta dopo riunione dei capigruppo durante la seduta consiliare di giorno 16 aprile 2024, visto che parte della documentazione indicata nello schema di approvazione non era stata inclusa e che parte di quella allegata era priva di utilità poiché mancante dei relativi riferimenti numerici.
“Invece no, si è perseverato nell’errore (convocando in urgenza, giorno 27 aprile, una seduta consiliare per giorno 2 maggio) forti della presenza del revisore dei conti in sala consiliare e di un suo nuovo parere (non si sa chi glielo abbia richiesto!) e anche della superbia che ormai rappresenta quasi una costante di alcuni amministratori e che ha contribuito a questa triste vicenda.
Perché triste?
Perché stiamo parlando di un’amministrazione che regge il nostro ente dal 2018, da questo si desume che un po’ di esperienza in materia doveva esserci, e poi perché nel secondo consiglio comunale di giorno 2 maggio, seduta consiliare che ha visto l’approvazione del Bilancio di Previsione 2024-2026, alcuni esponenti della maggioranza hanno fatto passare il Bilancio di Previsione stesso come un atto che in fin dei conti non ha tutta quest’importanza!
Non si deve dimenticare poi: non solo la mancanza nel rispetto delle tempistiche, nonché la mancata conoscenza di quando un consiglio deve essere convocato in urgenza o come ordinario, ma anche il fatto che alcuni documenti erano mancanti e non allegati a quanto in possesso dei consiglieri di “SiAmo Cardinale”.
Perché si è ricorsi alla Giustizia Amministrativa pagando di propria tasca il ricorso?
Perché si vuole tutelare gli interessi dei cittadini, perché si vuole evitare che l’assenza di una seria programmazione possa intaccare le casse comunali, perché un consigliere comunale (aldilà che sia di maggioranza o di opposizione) deve vedersi riconosciuta la sua funzione pubblica e per poterlo fare ha bisogno di avere a disposizione i documenti necessari redatti secondo legge!
Il ricorso fatto deve essere visto come un “fallimento degli attuali amministratori” e non come si vuole far passare “un dispetto”!
E poi se per poter procedere alla presentazione della domanda cautelare le spese sono state affrontate di tasca propria, perché gli amministratori hanno optato per spendere un totale di 8551,91€ (oltre oneri) attingendo ancora una volta alle casse comunali?
Gli esiti di questa vicenda si avranno comunque a gennaio 2025, sperando che tutto questo possa servire da monito!»
Il gruppo consiliare di opposizione ““SiAmo Cardinale”