9 Agosto 2018
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BIMBI UCCISI DA TRENO, MADRE RESTA IN COMA
La tragedia ieri pomeriggio a Brancaleone, nel Reggino. Sui piccoli non sarà eseguita autopsia
di REDAZIONE
BRANCALEONE (RC) – 9 AGOSTO 2018 – Resta in coma farmacologico la donna travolta ieri da un treno regionale a Brancaleone, nel Reggino, insieme ai due figli minorenni, rimasti uccisi. La donna e’ stata operata ieri fino a tarda notte dall’equipe del reparto di neurochirurgia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria ed ora e’ ricoverata nel reparto di terapia intensiva.
La prognosi resta riservata. Le condizioni sono gravissime. Simona Dall’Acqua, 49 anni, e’ stata investita sul binario della linea ferroviaria ionica da un treno proveniente da Catanzaro, intorno alle 15,20, nei pressi di Brancaleone. I figli, Giulia e Lorenzo, di 6 e 12 anni, che erano con lei, sono morti sul colpo. La donna, data la gravita’ delle lesioni riportate, e’ stata trasferita nell’ospedale del capoluogo. I tre si stavano recando al mare e, secondo le prime ricostruzioni, la bambina e’ sfuggita al controllo della mamma che, insieme con il fratellino, hanno tentato di fermarla.
A Brancaleone, intanto, sono state sospese le celebrazioni previstenell’ambito della festa patronale in segno di lutto. Sull’accaduto ha aperto un’inchiestala Procura di Locri.
Bimbi uccisi da treno: non sara’ eseguita l’autopsia
Non sara’ eseguita l’autopsia sui corpi dei due bambini, Lorenzo e Giulia Pipolo, di 12 e 6 anni, travolti e uccisi da un treno nel pomeriggio di ieri, nei pressi di Brancaleone Calabro, nel Reggino, dov’erano in vacanza. Lo ha deciso la procura di Locri che gia’ nella giornata di ieri ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto.
Restano gravi le condizioni della mamma dei bambini, Simona dell’Acqua, di 49 anni, che versa in stato di coma al’ospedale di Reggio Calabria. La donna non ha mai ripreso conoscenza dopo l’incidente e ieri e’ stata sottoposta ad un lungo intervento neurochirurgico, resosi necessario a causa del grave trauma cranico e cerebrale causato dall’impatto con il treno. Le indagini, volte a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, sono svolte dalla Polfer di Reggio Calabria, guidata dalla dirigente Emma Ivagnes.